Con le dichiarazioni sul Ponte sullo Stretto di Siracusano, candidato alla presidenza della provincia per il PD ed i suoi alleati di centro, si chiude il cerchio sul tema Ponte che risente evidentemente del clima bipartisan che si respira a livello nazionale. Siracusano si dichiara infatti favorevole al Ponte anche se teme problemi per la città nel periodo della sua costruzione; come dire, fatelo basta che non facciate troppo danno! Per essere poi sicuro che si riesca comunque ad arrivare a Messina propone un aeroporto (non ha deciso però ancora dove!) ed un porticciolo ogni 10 km di costa! Le sue dichiarazioni seguono quelle del candidato a sindaco Genovese il quale, ribadendo che ci sono altre priorità , dichiara poi candidamente che non si opporrà al Ponte se il governo intenderà farlo: le proteste, si sa, sono cose da sinistra radicale! Le dichiarazioni dei due leader del centro messinese seguono a loro volta quelle dei leaders del centro-destra: l`ex Ministro all`ambiente Matteoli dichiara la necessità di accelerare per mettere la prima pietra del Ponte entro il 2009 (per fortuna siamo abituati al preannuncio di prime pietre mai messe!). Più operativo è il neo presidente della Regione Sicilia Lombardo, che si scopre grande ingegnere e ritiene che `ci vogliono sei mesi per il progetto esecutivo` ed afferma, quasi in tono minaccioso, che il Ponte è `la madre di tutte le infrastrutture`. Il ritorno del Ponte lo aveva sanzionato Berlusconi, il quale nel suo discorso alla Camera dei deputati aveva detto che la costruzione del Ponte era indispensabile per la Sicilia ed il sud, che importa se non abbiamo strade, ferrovie, porti efficienti, ecc… Certo sarà un po` difficile riprendere in mano il voluminoso progetto del Ponte e le scartoffie relative al progetto, ma grazie al leader dell`Italia dei Valori Di Pietro, che ritiene di rappresentare la vera opposizione parlamentare, è tutto lì dove lo aveva lasciato il precedente governo di Berlusconi visto che non se l`era sentita l`ex Pm di rescindere il contratto con Impregilo, chiudere la società Stretto di Messina e fare abrogare la legge che prevede la costruzione del Ponte, così come invece gli avevano chiesto di fare gli elettori del centro-sinistra (alla faccia della coerenza politica e del rispetto degli elettori!).