E' il giorno della sentenza del processo scaturito dalla clamorosa indagine denominata ‘Matassa’, l’inchiesta della Squadra Mobile di Messina sui nuovi equilibri mafiosi a Santa Lucia sopra Contesse e Camaro che ha coinvolto anche alcuni importanti esponenti politici, come gli ex onorevoli Genovese e Rinaldi, accusati di associazione finalizzata alla corruzione elettorale, e gli ex consiglieri comunali Paolo David e Giuseppe Capurro, impegnati nella campagna elettorale 2012-2013. Dopo essersi conclusa l’istruttoria dibattimentale la parola è passata a marzo scorso di nuovo all’accusa per la conclusione della requisitoria, durata ben tre giorni, e le richieste di condanna. I sostituti Liliana Todaro e Maria Pellegrino hanno fornito un quadro generale delle organizzazioni mafiose ‘censite’ nell’indagine, due di Camaro e una di S. Lucia sopra Contesse, legate da una ‘sinergia criminale’. Hanno anche fotografato la geografia mafiosa della città dello Stretto, con particolare riferimento al clan Ventura, mediatore tra gli altri sodalizi criminali molto attivi soprattutto nelle zone di Camaro e santa Lucia sopra Contesse. Infine sono stati approfonditi i rapporti ‘mafia e politica’. In questi mesi il processo è proseguito con le arringhe dei difensori.
Ecco tutti i nomi delle persone coinvolte nell’operazione “Matassa” (e le relative richieste della Procura), che portò all’arresto di 35 persone di cui 26 detenute e 9 agli arresti domiciliari. Ma furono oltre 50 gli indagati.
Quarantatrè le richieste di condanna che vanno da un anno a 24 anni di reclusione, due richieste d’assoluzione e altrettante di prescrizione.
Tra le altre richieste di pena spiccano i 5 anni e 4 mesi all’ex onorevole Francantonio Genovese (condannato in appello il 20 settembre scorso a 6 anni e 8 mesi nel processo Corsi d'Oro 2 perchè giudicato colpevole anche in secondo grado di associazione a delinquere, tentata estorsione ai danni di Ludovico Albert, di due ipotesi di reati fiscali e due ipotesi di truffa, una delle quali ai danni dell’Enfap e l’altra, in concorso, ai danni della Regione), i 7 anni e 5 mesi al cognato Franco Rinaldi (condannato in secondo grado nel processo Corsi d'Oro 2 a tre anni e due mesi), i 7 anni e 4 mesi sollecitati per l’ex consigliere comunale Paolo David (condannato in appello nel processo Corsi d'Oro 2 a 2 anni e sei mesi), i 2 anni e mezzo per l’ex consigliere comunale Giuseppe Capurro, i 3 anni per l’imprenditore Paolo Siracusano, che si candidò alla presidenza della Provincia con Genovese.
Ecco il dettaglio
Francantonio Genovese, 5 anni e 4 mesi
Franco Rinaldi, 5 anni e 6 mesi
Paolo Siracusano, 3 anni
Paolo David, 59 anni e consigliere comunale, 7 anni e 4 mesi (assoluzione da un reato per insufficenza di prove)
Giuseppe Capurro, 61 anni ed ex consigliere comunale, 2 anni e 6 mesi
Carmelo Ventura, 55 anni di Camaro S. Paolo detto “Carosello”, 24 anni
Giuseppe Batilà, un anno e 800 euro di multa
Mario Giacobbe, 6 anni
Lorenzo Papale, un anno e 800 euro
Giuseppe Perrello, un anno e 800 euro di multa
Andrea De Francesco, 45 anni di Bisconte, 13 anni
Lorenzo Guarnera, 55 anni di Camaro S. Paolo, 18 anni
Salvatore Mangano, 37 anni di Cararatti detto “Panzazza”, 12 anni
Adelfio Perticari, 46 anni detto “Adolfo”, 15 anni
Domenico Trentin, 37 anni, 12 anni
Franco Zuccarello, un anno e 800 euro
Francesco Comandè 6 anni (attenuanti generiche per il contributo collaborativo)
Salvatore Borgia, 3 anni e 1500 euro
Giovanni Ventura, 35 anni di Camaro, 15 anni
Santi Ferrante, 61 anni già detenuto detto “Ricchiazzi”, 16 anni
Salvatore Pulio, 45 anni del villaggio Annunziata, 14 anni (esclusione dell’aggravante dell’art. 416 bis, comma 4)
Fortunato Cirillo, 50 anni del villaggio Santo, 10 anni (esclusione dell’aggravante dell’art. 416 bis, comma 4)
Gaetano Nostro, 47 anni di San Filippo, 21 anni
Raimondo Messina, 43 anni di Santa Lucia sopra Contesse, 20 anni
Giuseppe Cambria Scimone, 52 anni di Santa Lucia sopra Contesse detto “Peppone”, 12 anni
Giovanni Celona, 46 anni di Santa Lucia sopra Contesse, 15 anni
Francesco Celona, 7 anni e 6mila euro
Francesco Foti, 53 anni di Santa Lucia sopra Contesse, 12 anni
Angelo Pernicone, 61 anni detto “Berlusconi”, 12 anni
Giuseppe Pernicone, 35 anni del villaggio Santo, 11 anni
Luca Siracusano, 40 anni di Santa Lucia sopra Contesse detto “U Biddicchiu”, 3 anni
Pietro Santapaola, 52 anni, 7 anni e 2000 euro
Francesco Tamburella, 33 anni di Santa Lucia sopra Contesse, 9 anni e 2500 euro
Vincenza Celona, 44 anni di Santa Lucia sopra Contesse, 14 anni
Giuseppe Picarella, 61 anni del villaggio, 4 anni
Cristina Picarella, 2 anni
Santo Baldassarre Giunti, 57 anni, 2 anni e 8 mesi (più 1200 euro, attenuanti generiche per il contributo processuale)
Carmelo Bombaci, 34 anni, 5 anni e 10 mila euro
Massimiliano Milo, 37 anni del rione Aldisio, 5 anni e 10 mila euro
Rocco Milo, 40 anni del rione Aldisio, 5 anni e 10 mila euro
Gaetano Freni, un anno e 800 euro
Paola Gerrera, un anno e 800 euro
Antonino Lombardo, 2 anni e 6 mesi più 1000 euro
Gaetano Nostro, 21 anni
Rocco Richichi, un anno e 800 euro
Non doversi procedere per prescrizione per Rosario Tamburella e Vittorio Catrimi, assoluzione per non aver commesso il fatto per Orazio Manuguerra e Fabio Tortorella.
I due pm hanno poi chiesto la confisca di alcune società tutte con sede a Messina, in sede cautelare sottoposte a sequestro preventivo:
Esercizio commerciale “La Piazzetta di Ventura Giovanni & co”
“Consorzio Sociale Siciliano” con sede legale a Messina
“Ser.Ge. 93 Servizi Generali s.r.l.” con sede legale in Messina
“Cooperativa Sociale Angel” con sede legale in Messina
Nel dicembre 2016 venne emessa la prima sentenza; quattro condanne ed una assoluzione il bilancio. Il GUP Maria Vermiglio, per le cinque persone che decisero di essere processati col rito abbreviato, ossia direttamente in fase di udienza preliminare e saltando il dibattimento, per beneficiare della riduzione della pena fino ad un terzo del massimo previsto, decise l’assoluzione per il poliziotto in pensione Stefano Genovese, l’assoluzione per una delle accuse il carabiniere Michelangelo La Malfa, assolto per non aver commesso il fatto, il quale però venne condannato per l’altro capo di imputazione, voto di scambio, a 8 mesi (pena sospesa). All'inizio di quest'anno la Cassazione ha annullato senza rinvio anche questa condanna. Furono condannati infine a 6 anni ed 8 mesi Carmelo Catalano, Pietro Costa e Fortunato Magazzù.
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