I vescovi siciliani esortano i cittadini a «rispettare le norme emanate dalle autorità al fine di prevenire il diffondersi del contagio, nell’attesa che la campagna vaccinale produca i suoi effetti». E’ una delle sollecitazioni emerse a conclusione della sessione invernale della Conferenza episcopale siciliana, proprio mentre la Regione chiede la zona rossa per due settimane a fronte di un inarrestabile aumento dei contagi. I lavori, inizialmente previsti in presenza, si sono svolti in modalità on-line «a causa del crescente numero di casi».
In questo periodo di pandemia viene espressa dai prelati dell’Isola «vicinanza e solidarietà al personale medico e paramedico, dei mezzi di soccorso e a tutti i volontari per la dedizione mostrata nel curare e soccorrere i malati"; e alle forze dell’ordine «che in svariati ambiti, prestano il loro servizio con autentico senso del dovere e di amore al prossimo». I vescovi assicurano, inoltre, il ricordo nella preghiera per le vittime «di cui, recentemente, purtroppo, si è registrato un considerevole innalzamento, e per le famiglie che hanno perso i propri cari. A questi fratelli e sorelle che hanno perso la vita, i vescovi assicurano la preghiera unitamente ai sacerdoti, alle religiose e ai religiosi, morti per la stessa causa».
In apertura dei lavori, presieduti da monsignor Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, i vescovi hanno espresso affetto e vicinanza a monsignor Carmelo Cuttitta che in questi giorni ha lasciato anticipatamente la guida della diocesi di Ragusa per motivi di salute, accogliendo monsignor Sebastiano Roberto Asta che, nella qualità di amministratore apostolico, è stato nominato dalla Santa Sede a reggere momentaneamente la diocesi di Ragusa.
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