1 Novembre 2025 Giudiziaria

Il fallimento del “Centro Convenienza”, due rinvii a giudizio e un’assoluzione

Due rinvii a giudizio e un'assoluzione. Si è conclusa così l'udienza preliminare celebrata ieri sul fallimento milionario del Centro Convenienza. Tre gli imprenditori indagati con l'accusa di bancarotta fraudolenta per un importo che supera i 4 milioni. Due di loro andranno a processo dopo la decisione dal gup Giuseppe Sidoti. Si tratta del 74enne Nunzio Scozzafava, considerato amministratore di fatto del gruppo, e del 61enne Carmelo Bellinvia, amministratore di diritto delle stesse imprese poi finite in dissesto.Il fallimento riguarda le cinque società: Essequattro srl (Centro Convenienza), Industrie Domino srl, Pelka Distribuzione srl, Gds Group spa e Centro Servizi Sud srl.

Prosciolto da ogni accusa invece il terzo indagato Augusto Scozzafava. Il giudice ha infatti accolto le richieste dell'avvocato difensore Alessandro Cattafi, in collaborazione con il legale Giuseppe Famà che è riuscito a dimostrare già in tale udienza preliminare, l'infondatezza assoluta delle accuse mosse e la sua totale estraneità ai fatti, non ricoprendo invero alcun ruolo gestionale nelle società fallite ne di diritto e ne di fatto.

A gennaio il processo dopo l'inchiesta portata avanti dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, le cui indagini sono state svolte dalla pm Emanuela Scali. L'accusa, durante l'udienza, aveva il rinvio a giudizio per tutti e tre gli indagati.