Torna a Messina, dal 24 luglio al 3 agosto, l’Horcynus Festival, con un sguardo rivolto al futuro. Sarà la parola ghadaan (in arabo “domani) il tema della rassegna 2020, che sottolinea l’urgenza di praticare strade diverse e di intraprendere nuovi percorsi economici e sociali, in grado di contrastare le sempre maggiori diseguaglianze, accentuate e aggravate dalla globalizzazione e dal climate change. Un filo lega l’edizione di quest’anno alle passate in una “metamorfosi” del pensiero e delle teorie e pratiche socio-economiche, della conoscenza e dell’istruzione. Un percorso di trasformazione, quindi, che vede coinvolto in prima persona il territorio, protagonista del cambiamento del riscatto. Si parte il 24 luglio al Parco Horcynus Orca con lo spettacolo conclusivo del percorso comunitario di Antonio Catalano “Mondi fragili”, e si prosegue con l’omaggio alla famiglia Bertolucci divisa tra poesia e settima arte, con una retrospettiva dedicata al cinema spagnolo emergente, senza dimenticare la lezione di Luis Buñuel, e un passaggio tra i corti di Paolo Benvenuti. E poi ancora musica con i Fanfara Station, teatro, libri, seminari internazionali e laboratori per bambini. Laprima parte del Festival si terrà dal 24 al 3 agosto, per poi proseguire dal 21 al 23 settembre e dal 5 novembre al 20 dicembre.
In allegato il programma del Festival.
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