31 Gennaio 2022 Attualità

La battaglia di Silvia Gambadoro: “Mia sorella è morta di Aids a 45 anni, così ho incastrato il suo untore”

Una storia di giustizia, ma anche di dolore senza fine. Silvia Gambadoro ha 54 anni, è messinese, fa l’avvocata e pochi giorni fa ha visto la condanna a 22 anni di Luigi De Domenico, ex compagno della sorella morta di Aids il 18 luglio 2017. Da lui, padre di suo figlio, contagiata. De Domenico, nascondendo la sua sieropositività, l’ha condannata a morte e all’impossibilità di ricevere cure adeguate: per Stefania, infatti, ci sono voluti quasi due anni per arrivare alla diagnosi corretta (e su questo c’è un capitolo ancora aperto, racconta oggi Repubblica: quello sulla colpa dei medici – due sanitari, un ematologo e un reumatologo – rinviati a giudizio per omicidio colposo perché non riconobbero la malattia).

La condanna

I 4 anni e mezzo di battaglia legale di Silvia sono finiti pochi giorni fa con la condanna, da parte della Corte d’Assise di Messina, di De Domenico, 58 anni: aveva nascosto all’ex compagna, da cui aveva anche avuto un figlio, di avere l’Hiv all’ex compagna. Anche Stefania, racconta la sorella, era avvocata: laureata col massimo dei voti, specializzata in Criminologia e con un master alla Luiss «Ci univano la passione per il lavoro e per la criminologia, che studiavamo insieme, anche se aveva 5 anni meno di me», racconta Silvia. A 33 anni Stefania, nel 2005, mette al mondo un bambino, nato dalla relazione con Luigi. La relazione finisce e lei si rimbocca le maniche. «Era una madre fantastica e un’ottima avvocata», racconta la sorella. Dieci anni dopo inizia ad avere problemi di salute. Disturbi e spossatezza. Si parla di anoressia, poi di leucemia. Non è così. «Era arrivata a pesare 36 chili, era irriconoscibile. Passavo le giornate a fare ricerche su internet per capire quale fosse il problema. La risposta era sempre la stessa: mia sorella aveva l’Aids. Non ci potevo credere. E invece…», dice la sorella. Si arriva a capire solo nel 2016 che si tratta di Aids, a Messina: sono passati nel frattempo due anni di esami e ricoveri e soprattutto di mancate cure. La morte arriva il 18 luglio 2017: Stefania ha 45 anni.