13 Settembre 2021 Attualità

Altro incendio nelle baracche di Camaro Sottomontagna, Gioveni e Cacciotto: «Il sindaco venga a cantare qui»

«Se Amministrazione, MessinaServizi, Arisme (e chi più ne ha più ne metta) stanno aspettando che a Camaro Sottomontagna si consumi una immane tragedia prima di intervenire, che lo dicano una volta per tutte, così ci pensiamo noi a comunicare ai terrorizzati ed esasperati residenti che vengono lambiti continuamente dalle fiamme, di farsene una ragione e di iniziare a pregare affinché qualche entità celestiale li preservi da una morte sicura». Così, in una nota, i consiglieri di Fratelli d’Italia Libero Gioveni(Consiglio Comunale) e Alessandro Cacciotto(terza Municipalità) denunciano ancora una volta, dopo l’ennesimo incendio divampato nella baraccopoli di Camaro Sottomontagna, “l’inaccettabile immobilismo da parte di chi, quanto meno, in questa fase precedente al definitivo sbaraccamento dell’area liberata 3 anni fa, avrebbe dovuto ‘salvare il salvabile’ (e non lo ha ancora fatto)”.

«Nessuno dice, nessuno forse sa (o fa finta di non sapere), nessuno accerta come dovrebbe – affermano Gioveni e Cacciotto – che accanto, proprio accanto alla baracca incendiata, ve ne sono altre abitate (e i mastelli della differenziata che si vedono in foto ne sono una prova), senza considerare le difficoltà che hanno i vigili del fuoco a domare gli incendi (vedere dalle foto come e dove sono costretti ad operare)».

«Chiediamo da mesi inutilmente quasi al “mondo intero” (ivi compreso S.E. Il Prefetto) – proseguono i due consiglieri – di dare assoluta priorità a questa zona, oltre al fatto che è stata la prima ad essere stata liberata, anche per l’elevato rischi incendi che si verificano ormai quasi con cadenza settimanale per la presenza di quintali di rifiuti e materiali nocivi all’interno delle baracche vuote, che peraltro stanno sempre più pregiudicando anche le condizioni igienico-sanitarie dei residenti delle abitazioni limitrofe alla baraccopoli. Chiediamo da mesi – insistono – di bonificare l’area nelle more dello sbaraccamento, per il quale non riusciamo ancora a comprendere il perché questa zona lo debba ancora attendere rispetto ad altre zone dove invece non insistono abitazioni vicine. Non possiamo accettare di assistere a un rimpallo di responsabilità fra Arisme, Comune e MessinaServizi, con quest’ultima che si è soltanto limitata nei giorni scorsi a togliere qualche sacchetto dei rifiuti dal perimetro della baraccopoli, ma nulla più, facendosi forte dell’alibi di non essere stata ancora autorizzata ad intervenire in un’area di proprietà di Arisme. Cosa aspetta allora (e ancora) il “sindaco artista” ad emettere un’ordinanza per Camaro Sottomontagna anziché immortalarsi sulla sua pagina Facebook davanti alla via Cicerone annunciando per questa strada l’emissione di un’ordinanza solo per tagliarci qualche filo d’erba? Venga piuttosto a constatare con i suoi occhi l’inferno che regna a Sottomontagna, magari, chissà, facendo ascoltare qualche suo brano musicale a chi rischia la vita tutti i santi giorni e vedrà quanti saranno ad applaudire la sua performance canora».

«Sollecitiamo a questo punto, ancora una volta – concludono Gioveni e Cacciotto – un incontro con S.E. il Prefetto, Commissario straordinario per il Risanamento, invitandolo a recarsi sui luoghi per rendersi conto di persona che definire Camaro Sottomontagna un autentico “inferno ambientale” dove anche la vita dei residenti è messa seriamente a rischio, non è affatto una esagerazione o eresia, ma piuttosto l’immagine fedele di una triste, sconsolante e vergognosa realtà».