15 Settembre 2021 Giudiziaria

Messina: i 30 anziani deceduti alla “Come d’incanto”, la perizia del gip scagiona i medici

Non ci sono responsabilità dei medici indagati per la impressionante catena di anziani morti alla casa di riposo “Come d’incanto”, oltre 30, la tragedia simbolo a Messina nella prima fase della pandemia. È questa la clamorosa conclusione, la notizia è stata pubblicata oggi sulla Gazzetta del sud a firma di Nuccio Anselmo, cui sono giunti i periti designati dal gip Valeria Curatolo nel corso dell’incidente probatorio richiesto dalla Procura sulla vicenda, dopo l’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo. I consulenti hanno depositato la perizia, in vista della nuova tappa dell’incidente probatorio che si terrà il prossimo 27 settembre.

Nell’inchiesta gestita dal procuratore aggiunto Rosa Raffa e dal sostituto Marco Accolla, sono coinvolti: Donatella Martinez, la responsabile della “Casa di riposo Come d’incanto”; Cono Bontempo, il medico geriatra che assisteva gli anziani ospiti della struttura; Carmelo Crisicelli, il dirigente medico dell’Asp di Messina ed ex commissario emergenza Covid; Vincenzo Picciolo, il medico in servizio al Sues 118 di Messina e responsabile del coordinamento dell’attività sanitaria per l’esecuzione dei tamponi domiciliari; e infine Maria Concetta Santoro, il medico dell’Asp di Messina, in servizio presso il presidio d’emergenza del 118 di Francavilla di Sicilia.
I consulenti hanno concluso i lavori peritali che si aprirono nel maggio scorso all’Istituto di Medicina legale di Genova, e si tratta del prof. Francesco De Stefano, del prof. Antonio Di Biagio e della dott. Emanuela Barisione.