21 Settembre 2021 Attualità

Comitato ‘Centro storico vivibile’: Lavori interminabili per la fibra ottica: fra Ordinanze strampalate e residenti del centro storico vessati

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato “Centro Storico Vivibile“.

”I lavori molto invasivi di scavo e sistemazione dei cavi per la fibra ottica,che hanno messo sottosopra tutte le strade e stradine del centro città e non solo,stanno proseguendo oltre misura, anche perché alcuni interventi fatti in maniera non appropriata si sono dovuti rifare. Sta di fatto che tutto il centro storico cittadino,anche nel periodo estivo e turistico ha dovuto subire i disagi conseguenti, compresi i continui divieti di sosta ,anche di notte. Ma in questi ultimi giorni sono apparsi dei cartelli caratterizzati da contraddizioni evidenti e da divieti incomprensibili ed illogici,tanto da poterli prefigurare come una sorta di “cartelli trappola”. Così si riscontrano divieti di sosta dalla sera al mattino successivo,ore in cui tali tipo di lavori, anche per il loro forte impatto acustico,non vengono effettuati,ad altri che addirittura intimano il divieto di sosta per due o tre mesi consecutivi nella stessa zona. E qualora tali divieti cervellotici non dovessero essere rispettati sono pronti i carri attrezzi per prelevare gli automezzi,così come avvenuto. E data la illogicità ed incongruenza di tali segnali di divieto di sosta, ci viene normale fare una considerazione. Chi ha firmato questa selva di ordinanze assurde si trovava in stato confusionale o di distrazione,e pensando ad altro, non ha messo in conto che alla fine a giovarne sarebbero stati i carroattrezzi,il cui servizio è stato affidato, recentemente,a Messina Servizi Bene Comune,che, avvalendosi della collaborazione della Polizia Municipale, ha già dato i primi risultati, fruttuosi in termini di introiti dai verbali elevati.Mentre i cittadini residenti e non debbono subire queste ulteriori vessazioni,che vanno ad aggiungersi alle tante altre che si verificano di giorno,di sera e di notte, nel silenzio incomprensibile delle varie istituzioni”.