1 Dicembre 2021 Giudiziaria

Messina, la rapina al supermarket al ‘Decò’ del Santo: Francesco Cuscinà patteggia 5 anni di reclusione

L'11 agosto scorso, Francesco Cuscinà, 66 anni, pistola in pugno, entrò al grande market “Decò” del rione Palmara, al villaggio Santo, terrorizzando le cassiere e i clienti, raggranellando dalle casse e dalla cassaforte ben 1.155 euro. I carabinieri dopo la visione dei filmati ci impiegarono molto poco per identificarlo.

Cuscinà, una vecchia conoscenza per le forze dell'ordine, assistito dall’avvocato Salvatore Silvestro, ha patteggiato ieri la pena di 5 anni di reclusione e 2.600 euro di multa davanti al gup Tiziana Leanza, con il consenso del pm.

Ma durò poco. I carabinieri dopo la visione dei filmati ci impiegarono molto poco per identificarlo. Furono i militari della Compagnia Messina Centro ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico emessa dopo le indagini, era iniziato da poco settembre. Le indagini consentirono di appurare come Cuscinà e un complice, Gaetano Merlino, avessero “operato” insieme.

LA RAPINA.

Nella serata del 7 settembre scorso, i Carabinieri della Compagnia Messina Centro, su delega della Procura della Repubblica di Messina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due messinesi, Gaetano Merlino, 36enne, e il più noto Francesco Cuscina’, 66enne, entrambi gravati da precedenti penali, perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di due rapine perpetrate ai danni di un supermercato di via Palmara nell’agosto scorso. Le indagini sono state avviate dai militari del Nucleo Operativo e della Stazione di Messina Camaro Superiore, coordinati dall’A.G. peloritana, ed hanno consentito di documentare in particolare:
- la correità dei due indagati in ordine alla rapina consumata l’11 agosto. In quella circostanza, Francesco Cuscina’ irrompeva nell’esercizio commerciale impugnando un’arma da fuoco e, dopo essersi impossessato del denaro contante presente nel registratore di cassa, si dava alla fuga a bordo di un ciclomotore rubato, condotto da Merlino che, durante le fasi della rapina fungeva anche da “palo”;
- la responsabilità del solo Merlino in ulteriore rapina commessa il 14 agosto ai danni del medesimo esercizio commerciale, questa volta senza il complice ed utilizzando un coltello per minacciare i dipendenti.
In totale, le due rapine hanno fruttato circa 3.000 euro.
Decisive per le indagini sono state le minuziose analisi dei sistemi di videosorveglianza che – passo dopo passo – hanno consentito agli investigatori di ricostruire il percorso seguito dai rapinatori sia per giungere al negozio che per dileguarsi dopo la commissione dei reati. A quel punto i militari, allo scopo di consolidare maggiormente il quadro indiziario, hanno eseguito una serie di mirate perquisizioni personali e domiciliari, nel corso delle quali sono stati sequestrati gli indumenti indossati da due uomini, tra cui un vistoso orologio da polso indossato dal Cuscina’ al momento della rapina. Francesco Cuscina’ inoltre, già noto agli inquirenti per essere stato oggetto di un tentato omicidio il 28 agosto del 2018 sul viale Giostra di Messina per il quale ferimento sono stati condannati a 19 anni e 10 mesi Giuseppe Cutè, a 17 anni e 4 mesi Paolo Gatto, e poi un anno e 4 mesi a Giovambattista Cuscinà, è stato riconosciuto dai carabinieri grazie alle registrazioni audio del sistema di videosorveglianza interno del supermercato. Gli arrestati, rintracciati dai militari nei pressi delle rispettive abitazioni, sono stati poi tradotti alla Casa Circondariale di Termini Imerese (PA).