15 Dicembre 2021 Attualità

Gelato Messina, bimbo di quattro anni ordina online 1.100 dollari di gelato

Sorpresa «agrodolce» per una famiglia di Sydney dopo che il figlioletto di 4 anni ha ordinato a loro insaputa 1.139 dollari di gelati e dolci. Il padre, Kris King, ha dato al bimbo il suo cellulare per farlo distrarre e lui, tramite una app, ha fatto l’ordinazione da Gelato Messina facendogli recapitare al lavoro decine di vaschette di gelato con i suoi gusti preferiti e una torta di compleanno personalizzata.

Come ha poi raccontato il padre attonito, il figlio Christian lo aveva avvertito che c’era «qualcosa in arrivo» e che aveva preso una torta per il suo compleanno ma non gli aveva creduto.

Quando il fattorino di UberEats ha però chiamato la moglie, annunciandogli l’ordinazione in arrivo, «ci è quasi venuto un infarto»: «All’inizio pensavo fosse 139 dollari, poi ho guardato bene ed erano 1.139 dollari». Le decine di torte e vaschette di gelato sono state recapitate alla caserma dei pompieri dove Kris lavora, l’ultimo ordine in lista; i colleghi hanno fatto spazio nel frigo per ospitare, tra l’altro, «due tiramisù», il tronchetto al cioccolato…otto o nove vaschette da un litro e mezzo di gelato alla fragola e panna. È un ragazzino sfacciato che ordina solo quello che gli piace», ha commentato il padre.

Fortunatamente, UberEats ha acconsentito a rimborsare loro la cifra dopo aver saputo quello che era successo.

UNA CATENA NATA DA UN’IDEA DI NICK PALUMBO, FIGLIO DI MESSINESI.

DODICI negozi a Sidney, tre a Melbourne, due nel Queensland e uno pure dall’altra parte dell’oceano, a Las Vegas. C’è un piccolo impero imprenditoriale che porta il nome di “Messina” e affonda le sue radici proprio in riva allo Stretto. Si tratta di una catena di gelaterie che secondo la guida Good Food propone “il cono più buono di tutta l’Australia”.

A fondarla, nel 2012, con l’apertura della prima gelateria di Darlinghurst, è stato Nick Palumbo, un 48enne nato nella terra dei canguri, figlio di genitori messinesi, che ha voluto portare dall’altra parte del mondo i dolci assaporati quando trascorreva le sue vacanze in riva allo Stretto.

L’omaggio più grande alla città dei nonni messinesi è nella scelta nel brand, con il nome “Messina” cha fa capolino nelle insegne, nelle coppette e persino nelle confezioni del latte, prodotto in house.