4 Gennaio 2022 Politica e Sindacato

RispettoMessina: Norme anti-Covid, l’incoerenza del sindaco De Luca

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Gruppo di iniziativa civica "RispettoMessina".

Il sindaco De Luca ha improvvisamente scoperto che i contagi delle nuove varianti del Covid stanno aumentando vertiginosamente anche a Messina, e vuole chiudere scuole ed università. Dimenticandosi, però, di aver dichiarato solo qualche giorno fa di essere impossibilitato ad intervenire, perché aveva "le mani legate"dal Governo Nazionale, e di non avere preso in considerazione gli interventi ripetuti fatti dal gruppo civico "RispettoMessina", sin dai primi giorni di Novembre, in relazione alla pericolosità della ripresa dei contagi. Ora, addirittura, per nascondere i suoi mancati interventi fa di nuovo "il duro" e pensa di dare lezioni al Presidente del Consiglio. Ma non era lo stesso soggetto che voleva imporre assembramenti di migliaia di persone con la colossale stupidaggine della città della musica che doveva proseguire ancora chissà per quanto, e non è lo stesso soggetto che ha creato e partecipato ad assembramenti in vari eventi in cui la gente non indossava mascherine ne manteneva il distanziamento sociale, ma non è lo stesso soggetto che vuole chiudere le scuole e l'università ma consente che si svolgano eventi musicali con esibizioni di gruppi dal vivo, in vari locali con gente che canta senza il minimo rispetto delle norme antiCovid, non è lo stesso soggetto che ostinatamente si rifiuta di emettere e fare osservare una ordinanza per l'uso obbligatorio della mascherina di protezione all'aperto in tutti gli spazi pubblici, non è lo stesso soggetto che mentre veniva lanciato l'allarme per quanto stava accadendo con la ripresa virulenta dei contagi, disponeva l'utilizzo di fondi pubblici che avevano altre destinazioni per una serie di eventi con relativa assegnazione di corposi contributi e "caschet" senza tenere conto di quello che era facile prevedere? Ma tutto ciò, con le pesanti responsabilità che comporta, può passare sotto silenzio, o dovrebbe essere oggetto di forti denunce politiche, stimolando, anche, l'attenzione di altri organi dello Stato?