2 Febbraio 2022 Giudiziaria

Segregò una coppia in una grotta di Messina, condannato a 18 anni di carcere

La Corte d’Assise d’Appello di Messina ha confermato la condanna a 18 anni per Anis Ben Amir, un tunisino accusato di aver costretto una coppia di clochard, un uomo ed una donna, a vivere giorni di segregazione e violenze in una grotta nella zona di San Ranieri dove si era rifugiato nel maggio 2020.

Era inoltre accusato di aver aggredito un connazionale. La Corte (Bruno Sagone presidente e Maria Teresa Arena a latere) ha accolto la richiesta dell’accusa rappresentata dal sostituto pg Adriana Costabile che aveva sollecitato la conferma della sentenza.

Al centro del processo una storia che si è consumata in un contesto di degrado e povertà. Fu portata alla luce dalla polizia indagando su un’aggressione di un altro tunisino, avvenuta nella zona di San Raineri. Indagando su questa vicenda i poliziotti sono risaliti al tunisino, scoprendo inoltre che aveva segregato anche una coppia di clochard.

Le vittime, costituite parte civile, sono state rappresentate dagli avvocati Antonio Giacobello, Antonio Arena e Goffredo Sturniolo, mentre il tunisino è stato difeso dall’avvocato Melita Cafarelli.