12 Febbraio 2022 Politica e Sindacato

IL SALUTO ALLA STAMPA: Che voto si auto assegna De Luca? «10 e lode»

Nuova tappa del “tour di commiato” del sindaco Cateno De Luca, che questa mattina ha salutato la stampa a Palazzo Zanca in vista delle sue imminenti dimissioni, previste per il 14 febbraio.

Il primo cittadino ha risposto alle domande dei giornalisti, fra scenari futuri e bilanci di quanto fatto in questi anni. «Mi sono pentito amaramente del video postato su clochard», spiega, individuando nella mancata demolizione del Sea Flight il suo principale rimorso («ma lo farò quando sarò presidente della Regione»).

Che voto si auto assegna De Luca? «10 e lode», determinato anche dal fatto di non avere consiglieri eletti: «Ho evitato di acquistare i consiglieri comunali. Potevo prendere le partecipate e dire ai consiglieri dammi tua sorella come si è fatto in passato… ma non l’ho voluto fare».

Spazio alle prossime amministrative: «Il nostro candidato sindaco (con tutta la Giunta) sarà comunicato lunedì dopo la mezzanotte», annuncia, prospettando una sfida alle urne con Alessandro Russo, Felice Calabrò e Peppino Buzzanca, i candidati con cui spera di potersi confrontare.

Prende il via quindi il comizio di commiato, che inizia con la “querelle” sul mancato confronto in Aula in merito alla relazione di fine anno e prosegue sul piano di riequilibro e sulla gestione delle Partecipate.

Poi si scusa con la stampa per “qualche esagerazione”, ringraziando i giornalisti per il ruolo svolto, e rivela qualche retroscena: «Ho già rifiutato le vicepresidenza del governo regionale con delega al Bilancio e alla Programmazione. Sarei stato indicato per la Giunta Musumeci, ma il mio arresto fece saltare quell’impegno».

«Lascio una città che oggi può concorrere ad essere una delle più competitive d’Italia. Se non fossi stato sindaco di Messina oggi non sarei il soggetto che determinerà gli equilibri regionali e nazionali», prosegue, scagliandosi poi contro la deputazione parlamentare messinese (fatta eccezione per Matilde Siracusano), che “ha lavorato contro la città”: «Una classe politica di merda. È il momento di sostituirla e il “movimento meridionalista” serve a questo».