1 Aprile 2022 Guerra&Pace

STAMPALIBERA IN UCRAINA – PARTITA LA CAROVANA DI PACE VERSO LEOPOLI. IL PODCAST DI ANTONIO MAZZEO

DI EDG - L'iniziativa di pace Stop the war Now promuove da oggi un'azione nonviolenta in Ucraina: a partire una delegazione di 200 persone, appartenenti alle 89 organizzazioni della società civile italiana che aderiscono al progetto, con una carovana di 50 mezzi, per portare beni di prima di necessità alla popolazione. La destinazione è Leopoli dove i partecipanti incontreranno sia organizzazioni della società civile, sia autorità religiose e civili. Al ritorno il convoglio permetterà a persone con fragilità di lasciare il loro paese in guerra e raggiungere l’Italia.

C’è anche l'attivista pacifista messinese Antonio Mazzeo, tra i partecipanti alla Carovana di pace, così come già accaduto durante la guerra in ex Yugoslavia "per sentirsi fisicamente vicini alle vittime del conflitto, a tutte le vittime di tutti i conflitti che insanguinano il pianeta". Antonio Mazzeo, storico collaboratore di stampalibera, ci aggiornerà durante il viaggio, con più collegamenti quotidiani al nostro giornale

IL PODCAST

Pubblichiamo il primo podcast che Antonio ha registrato per noi all'arrivo in Ungheria.

"E' gia in Ungheria la carovana per la Pace che è partita stamattina all'alba da Gorizia che dimostra che il movimento pacifista c'è di fronte i crimini e la guerra in Ucraina. Più di 60 automezzi, 200 rappresentanti di movimenti e associazioni raggiungeranno domani il più grande campo profughi d'Europa a Leopoli. Mi ha colpito molto la presenza di tantissimi giovani, e anche rispetto al passato è un gran segnale positivo. Sono presenti coloro che in tutti questi anni hanno lavorato per la pace e per i diritti umani. Ci sono preti, religiosi, scuole. Su tutti l'associazione Giovanni XXIII, che opera con una capacità enorme. Il pacifismo - conclude Mazzeo - non è assolutamente fuori moda, il pacifismo è la dimostrazione che si può essere accanto alle vittime della guerra e che c'è un'alternativa reale alla logica delle armi e della guerra".

IL MANIFESTO

“Con i rappresentanti della società civile nonviolenta e pacifista e di altre realtà impegnate nella costruzione della pace, entreremo in territorio ucraino per testimoniare con la nostra presenza sul campo la volontà di pace e per permettere a persone con fragilità, madri sole e soprattutto bambini, di lasciare il loro Paese in guerra e raggiungere l’Italia”, scrivono i promotori nel loro manifesto. “Da sempre siamo accanto agli ultimi, al fianco delle vittime con azioni umanitarie e iniziative di solidarietà internazionale. Vengono momenti in cui però ‘la pace attende i suoi artefici’ e noi non possiamo disattenderla. Non vogliamo restare spettatori e sentiamo l’obbligo di esporci in prima persona”.

Da qui l’invito alle organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale “a dare la propria adesione, a prendere parte alla delegazione e a promuovere una serie di azioni di mobilitazione”.

Tra le organizzazioni aderenti  Comunità Papa Giovanni XXIII, AOI, Rete Disarmo, Focsiv, Pax Christi, ARCI, Libera, CGIL, Nuovi Orizzonti, 6000 Sardine, Legambiente, Un ponte per, Terre des hommes e molti altri