13 Aprile 2022 Politica e Sindacato

Il Capo dello Stato al Teatro Vittorio Emanuele per ricevere il premio Bonino Pulejo. “Pnrr occasione importante per il Sud”

foto di Enrico Di Giacomo -

«La presenza di testate quotidiane radicate nei territori con un forte rapporto con le comunità rende più saldo il sistema informativo del nostro Paese. Le testate quotidiane sono un presidio di democrazia e partecipazione», dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo primio viaggio in Sicilia dopo la rielezione. «Di fronte a propalazione di notizie false, di scenari complottistici e di teorie anti scientifiche il sistema informativo del nostro Paese ha svolto un’importante funzione per sorreggere la buona conoscenza». Mattarella è al Teatro Vittorio Emanuele, ha appena ricevuto il premio Bonino Pulejo, in occasione dei 70 anni della Gazzetta del Sud e i 50 della Fondazione Bonino Pulejo. Ribadisce la parola “indipendenza”. «L’attività del mondo giornalistico e dell’informazione sottolinea ogni giorno di più l’importanza della sua indipendenza».

Mattarella non usa mezzi termini quando dice che «di fronte a propalazione di notizie false, di scenari complottistici e di teorie anti scientifiche il sistema informativo del nostro Paese ha svolto un’importante funzione per sorreggere la buona conoscenza: Se non fosse stato per la comunità scientifica che ci ha consegnato in breve tempo strumenti efficaci contro la pandemia - sottolinea - noi oggi non potremmo essere qui perché l’ondata di contagi ancora presente non avrebbe gli effetti limitati che ha, e probabilmente avrebbe effetti devastanti sull’economia del nostro Paese».

Mattarella usa anche un’altra espressione accorata: «È stato prezioso il ruolo degli organi di informazione. Lo stiamo vedendo anche adesso con lo scenario imprevedibile e inatteso del nostro continente». Un altro scenario in cui «si agitano anche tentativi di notizie false, tentativi di nascondere la verità, la realtà e i fatti. L’importanza degli organi di informazione indipendenti si manifesta ancora una volta fondamentale».

A Messina, il Capo dello Stato rilancia il tema dello sviluppo del Sud. Dice: «In questo periodo, in cui siamo impegnati con il piano nazionale di ripresa e resilienza in una storica opportunità per rendere più moderno ed efficiente il sistema del nostro Paese, l’impegno per i giovani e il meridione è particolarmente importante». E ancora: «Con il meridione che si rilancia attraverso i suoi giovani il nostro Paese può rendersi complessivamente e compiutamente più moderno ed efficiente».

Parole intense, un intervento a braccio, che richiama l’ultima visita in Sicilia del precedente settennato, all’università Kore di Enna. «L’interno della Sicilia ha prospettive e potenzialità», disse quella volta, era il 10 dicembre 2021. Le parole di Sergio Mattarella continuano a scandire un percorso: segnano una strada da seguire per la crescita del Mezzogiorno d’Italia. Il tema dello sviluppo del Sud è uno degli snodi centrali nell’analisi del Capo dello Stato fin dall’inizio del suo primo mandato. Analisi che diventa sempre invito accorato all’impegno e alla partecipazione di tutti. Istituzioni e società civile. A Messina ribadisce: «L’impegno per i giovani». Ma anche «l’impegno dei giovani» per il rilancio del Mezzogiorno. Ce n’erano tanti ragazzi davanti al teatro per applaudire il presidente della Repubblica. E lui per ben due volte ha fermato il rigido cerimoniale del corteo d’ingresso, con il governatore Musumeci in testa, per salutare i messinesi dietro le transenne.

Nell’intervento di Mattarella c’è spazio anche per una battuta: «Questo premio pensavo di riceverlo da ex presidente della Repubblica e da senatore a vita, non da presidente della Repubblica». Il sorriso della platea è un attimo. Mattarella torna a rimarcare l'importanza del ruolo dell’informazione.