23 Maggio 2022 Attualità

Marines di Sigonella in una scuola di Santa Teresa. La preside blocca l’iniziativa

Basta militari a scuola. Dopo la protesta del coordinamento e degli studenti No Muos contro il protocollo d’intesa firmato dall’Ufficio scolastico con l’esercito italiano – che prevede lo svolgimento di progetti di alternanza scuola-lavoro in 7 caserme militari delle città di Palermo, Catania e Messina – piovono nuove critiche per la presenza dei militari inseriti nei progetti didattici.

A rinfocolare le polemiche, con tanto di diffida, il sindacato Cobas Scuola e il docente attivista Antonio Mazzeo che contestano la decisione della dirigente scolastica della scuola primaria di Santa Teresa di Riva, Mariagrazia D’Amico, di ospitare i marines di Sigonella per un dialogo con i piccoli delle quarte classi, dei sei plessi, con l’obiettivo di migliorare l’apprendimento linguistico, dal momento che gli scolari dovranno parlare in inglese.

“Questa associazione sindacale – scrive il Cobas all’Ufficio Scolastico Regionale di Palermo – anche in seguito all’incontro avvenuto in data 8 aprile 2022 sui rapporti fra forze militari e scuole relativamente ai PCTO, segnala la anomalia e l’inopportunità dell’iniziativa e, tenendo conto della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo e della Convenzione sui diritti del fanciullo, invita a intervenire per bloccare un’attività che, soprattutto in un momento come quello attuale dove sono quotidiani i riferimenti alla tragica guerra scatenata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina, rischia di contribuire alla diffusione di atteggiamenti sbagliati che allontanano, giovani e adulti, dalla necessità, soprattutto a scuola, di “lavorare” per la pace”.

Ancora più duro il commento del pacifista Antonio Mazzeo: “Il Ministero dell’istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia devono intervenire immediatamente per bloccare l’immane vergogna “educativa” organizzata in una scuola elementare a Santa Teresa Riva e avviare un’ispezione contro la dirigente scolastica. Trovo davvero inaudito e gravissimo l’evento da Lei organizzato in palese violazione dell’art. 11 della Costituzione e delle norme del diritto internazionale in materia di difesa del fanciullo. Esprimo da educatore, insegnante, giornalista e attivista nonviolento e pacifista tutta la mia costernazione per l’inqualificabile scelta educativa”.

Prese di posizione che hanno spinto subito la dirigente a bloccare l’iniziativa. L’incontro tra i Marines e gli alunni delle quarte classi elementari di Santa Teresa, previsto per domani nell’ampio spazio del plesso di Bucalo, infatti, non si farà. A precisare le ragioni la stessa dirigente scolastica. “Sono rammaricata perchè è stato travisato il progetto della scuola – spiega D’Amico – “Community Relation” è un progetto interculturale volto all’apprendimento della lingua straniera partito del 2021 con varie iniziative. Nessuno sarebbe venuto qui in divisa a formare o parlare di guerra. Questa è una scuola con una mission educativa chiara e forte, lontana da ogni intendimento bellico, tanto che sono state molte le manifestazioni per la pace che si sono svolte in questi anni, l’ultima contro la guerra in Ucraina quando abbiamo organizzato in sinergia con altri studenti, una raccolta fondi e momenti di confronto. Ho ritenuto comunque di dover annullare perchè mi è dispiaciuto vedere l’immagine della mia scuola associata a quelle della guerra che mai e poi mai approveremo”. Proprio oggi la scuola è stata impegnata invece nella commemorazione del trentennale della strage di Capaci con una iniziativa che ha coinvolto gli studenti.