24 Maggio 2022 Giudiziaria

L’incidente del 10 novembre scorso: Omicidio stradale, chiuse le indagini per la morte dell’avvocata Olga Cancellieri

di Edg - Sono chiuse le indagini per la morte della povera Olga Cancellieri, la nota avvocatessa deceduta in seguito ad un incidente il 10 novembre scorso.

Il pm Marco Accolla ha notificato l'atto di conclusione delle indagini preliminari con l'accusa di omicidio stradale al ventiseienne L. S., il centauro che con la sua Ducati, la sera del 10 novembre, si è scontrato con lo scooter condotto dalla Cancellieri. Il pm gli contesta una velocità eccessiva, superiore ai 50 km orari (25 km/h oltre il limite consentito). "Procedendo lungo la via Centonze, con direzione di marcia nord-sud alla guida del motociclo Ducati Multistrada ad una velocità di 75 km/h - scrive il magistrato - superiore al limite consentito nel centro urbano di 50 km/h, giunto all'intersezione con la via del Vespro, veniva in collisione con il motociclo Kymco Downtown, in circolazione su questa via in direzione valle-monte, condotto da Olga Cancellieri, cagionandone per colpa la morte, determinata dall'entità delle gravissime e istantanee lesioni riportate nell'immediatezza del violento impatto a livello cranico, toracico e cardiaco". Lesioni consistite in una serie di fratture e lesioni che il pm elenca nell'atto. L'ipotesi di reato è frutto di una serie di perizie tecniche sui mezzi e sul luogo dell'incidente, e anche delle risultanze dell'autopsia. Il ragazzo, difeso dall'avvocato Giovanni Caroè, potrà adesso presentare memorie, documenti e sottoporsi a interrogatorio per rispondere dell'accusa.

La morte di Olga suscitò l'indignazione generale di amici, colleghi, professionisti e politici per le criticità del servizio di pronto soccorso (l'ambulanza del 118 arrivò sul luogo dell'incidente in ritardo e senza il medico a bordo), sotto dimensionato e ridotto allo stremo. E’ nato così il comitato civico 'Codice Bordeaux' con l’obiettivo di proporre idee e stimolare la politica a potenziare e rendere efficiente il servizio del 118 regionale.

La morte violenta della giovane avvocatessa, madre di due bambini, già due volte consigliere di quartiere (dal 1998 al 2005), tra le fondatrici dell'Osservatorio "Lucia Natoli" e legale e componente del direttivo di AddioPizzo che ha seguito nella sua qualità di avvocato in numerosi processi che vedono l'associazione antiracket in prima linea come Parte civile, lasciò sconvolti quanti l'avevano conosciuta e apprezzata in questi anni. Per il suo forte impegno contro la criminalità, aveva ricevuto il 4 ottobre, il premio del Comitato Spontaneo Antimafia “Livatino-Saetta-Costa”. Era stata anche responsabile delle politiche femminili nell'ultima segreteria provinciale dei Ds, prima della nascita del Pd.