29 Maggio 2022 Politica e Sindacato

Politiche per l’Infanzia, Clelia Marano (Sturniolo sindaco): «I bambini non si toccano. Soprattutto in campagna elettorale»

«La campagna elettorale di Sicilia Vera continua ad assumere sfumature sempre più discutibili. L’ultima trovata è stata l’iniziativa della Messina Servizi, il cui presidente Pippo Lombardo, lo ricordiamo, è vicino all’ex sindaco Cateno De Luca e al suo candidato a sindaco Federico Basile (nonché presidente di Sicilia Vera), di collocare giochi per bambini in tutta la città a meno di due settimane dalle elezioni. E non è tutto: si tratta di un intervento previsto già a febbraio del 2021. Perché non è stato fatto prima allora?». Così commenta la nota stampa divulgata dalla Messina Servizi Bene Comune l’assessore designato alle Politiche dell’Infanzia e all’Inclusione da Gino Sturniolo (della lista “Messina in Comune”), Clelia Marano, che pochi giorni fa era intervenuta facendo un punto sulle politiche dedicate ai bambini nella città di Messina, evidenziandone la carenza.

«In campagna elettorale si svegliano tutti. Ma qualcuno esagera più di qualcun altro. Senza la minima vergogna. I bambini non si toccano. E non vanno tirati fuori per meri scopi elettorali – aggiunge Clelia Marano – Per stessa ammissione del presidente Lombardo, questo “È un intervento nato dalla realizzazione del piano di riqualificazione voluto dall’Amministrazione comunale e realizzato in collaborazione con la Messinaservizi Bene Comune S.p.a. in ottemperanza al contratto dei servizi, siglato in data 08.02.2021”. Dobbiamo definire una mera coincidenza l’attuazione di questo piano di riqualificazione a poco più di dieci giorni dalle elezioni?».

«Non si sfruttano i bambini in campagna elettorale dopo non aver fatto nulla per loro durante tutto l’arco della propria legislatura – continua l’assessore designata – Messina è carente di servizi dedicati all’infanzia e ai suoi giovani e non si può pensare che basti collocare qualche giochino in città per poter dire di essersi occupati dei bambini messinesi».

«Normalizzare il centro affidi, dove i tempi sono troppo lunghi rispetto al benessere del bambino e i suoi bisogni; avere più attenzione per lo “spazio neutro” ricordando che i bambini che entrano in quello spazio sono bambini che hanno subito violenze; aumentare il numero dei posti negli asili nido e nelle sezioni primavera (ad oggi ci sono 102 posti a fronte di 6.626, in Sicilia rappresentiamo 1,6%); aumentare gli scuolabus perché ci sono 427 bambini su una popolazione di 220000 abitanti; rendere fruibili gli spazi verdi negati; costruire politiche attorno alla famiglia per sostenere la genitorialità. Sono questi i tipi di interventi di cui Messina ha bisogno”, conclude Clelia Marano.