13 Giugno 2022 Politica e Sindacato

FOTO – Federico Basile è il nuovo sindaco di Messina

FOTO EDG - 

A piazza Duomo, davanti alla Basilica Cattedrale esplodono i festeggiamenti, iniziati con i fuochi d'artificio sotto la sede di via Oratorio San Francesco, quartier generale di De Luca.

Così l’outsider della politica Federico Basile, uomo del sindaco uscente, sbaraglia gli avversari e va verso la vittoria al primo turno a Messina superando il 45% delle preferenze secondo i dati raccolti dai vari comitati politici, seguito da Maurizio Croce (Centrodestra) col 27% e Franco De Domenico (Centrosinistra) col 25%. I dati ufficiali, 12 sezioni su 253, dicono che Basile ha il 55,53% dei voti, seguito da Croce, col 23,71% e De Domenico col 18,07%.

Basile era appoggiato da nove liste 'Mai più baracchè, 'Senza se e senza mà, 'Gli amici di Federicò, 'Basile sindacò, 'Con De Luca per Basile sindacò, 'Amo Messinà, 'Orgoglio messinesè e 'Insieme per il lavoro Clara Crocé con Basilè. La nona lista della coalizione del candidato sindaco di Sicilia vera è quella di 'Prima l’Italià, che fa riferimento al deputato nazionale della Lega Nino Germanà.

Chi è Federico Basile

Quarantaquattro anni, commercialista e dipendente dell'Università di Messina, Basile è stato revisore dei conti del Comune di Messina con l'ex sindaco Renato Accorinti e poi presidente del collegio dei revisori. Nel febbraio del 2019 fu "amore a prima vista" con Cateno De Luca, che gli diede un incarico da esperto a titolo oneroso, conferito con decreto sindacale, per dare supporto normativo e gestionale nell'ambito del "Salva Messina", il piano di riequilibrio finanziario pluriennale che i due avevano realizzato assieme. Nel 2020 Basile è stato nominato presidente del nucleo di valutazione della città metropolitana e nello stesso anno, verso la fine di ottobre, lo stesso De Luca lo ha nominato direttore generale del Comune di Messina.

Affluenza al minimo

Solo il 55% dei messinesi, però, ha deciso di recarsi alle urne. L'affluenza più bassa di sempre in riva allo Stretto, con appena 107.000 messinesi che hanno votato su 192.000 aventi diritto. Un dato significativo se si considera che in 14 anni si è passati dal 75% del 2008 al 55% di oggi. Il primo a commentare i risultati delle amministrative peloritane è stato Matteo Salvini, che ha parlato dei successi della Lega a Castrocaro, Ponza, Forte dei Marmi e Messina. Una delle nove liste che hanno "accompagnato" il candidato di De Luca, infatti, è stata proprio quella della Lega. Il primo commento ufficiale da parte di un candidato in quota "Sicilia Vera", invece, è stato quello dell'ex "Iena" Ismaele La Vardera: "Da Messina parte un segnale chiaro e inequivocabile - ha detto - che si può vincere senza l'appoggio di Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo. E questo è un messaggio che mandiamo anche al governatore della Regione siciliana Nello Musumeci. Noi non ci fermiamo. Questa è la vittoria di una popolazione che ha deciso di andare contro i vecchi schemi che in passato hanno governato Messina. La vecchia politica messinese, quella "blasonata", ha ricevuto una sonora "legnata". Ci aspettavamo questa risposta".