Arrestati a Bari due uomini residenti a Messina: sarebbero i responsabili del raggiro ai danni di un ultraottantenne
Avrebbero avvicinato l'anziana vittima in strada, convincendola, con la falsa promessa di una fantomatica donazione, a consegnare loro la somma di tremila euro. Due uomini di 57 e 70 anni, residenti a Messina, sono finiti agli arresti domiciliari in quanto ritenuti responsabili di una truffa commessa nel marzo 2022 ad Acquaviva delle Fonti, nel Barese. Ha riportare la notizia è il quotidiano BariToday.
Vittima del raggiro un anziano ultraottantenne del posto. Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe stato avvicinato in strada dal primo malfattore che gli chiedeva notizie su uno studio medico e, poco dopo, dal complice, che spacciandosi un medico gli confidava di dover effettuare una donazione per beneficienza del valore di 100 mila euro complessivi a favore di due medici. Successivamente, facendogli credere che il medico a cui era destinata metà della donazione fosse defunto, la somma di denaro veniva promessa alla ignara vittima. A tal punto, con la scusa di dover effettuare un atto notarile urgente, avrebbero indotto l’anziano a prelevare la somma di tremila euro da un bancomat ubicato nelle vicinanze e a farsela consegnare, dileguandosi.
Ricevuta la denuncia della vittima, i carabinieri del posto hanno subito avviato le indagini, acquisendo importanti immagini da alcuni impianti di videosorveglianza presenti in zona, dalle quali sono riusciti ad individuare le fattezze dei truffatori e il veicolo in loro uso, risultato di proprietà di una società di noleggio, riuscendo in breve tempo a ricostruire tutti i movimenti effettuati dal veicolo la mattina del fatto reato e a tracciare tutti gli spostamenti dalla Sicilia fino in Puglia nonché di individuare l’autista. L’attività investigativa è stata completata nella zona di provenienza dei due truffatori, con il riconoscimento degli stessi da parte dei militari di Messina.
Alla luce di quanto emerso dalle indagini, i due uomini sono stati tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari per l’ipotesi del reato di truffa e sostituzione di persona, con l’aggravante dal fatto commesso approfittando di circostanza personali tali da ostacolare la privata difesa, con riferimento all’età della persona offesa ultraottantenne.