30 Settembre 2022 Guerra&Pace

Manifestazione domenica di Tenda della Pace: “No al memorandum Italia-Libia”

“Nessuno può ormai negarlo – scrive in una nota il movimento Tenda della Pace di Messina -. In Libia esistono lager per migranti: lo hanno denunciato da anni i corpi dei migranti torturati, le organizzazioni dei diritti umani e buon ultima anche UHNCR, lo hanno dimostrato numerosi servizi giornalistici e lo ha confermato persino il Papa. Migliaia di persone attraversano il deserto, con viaggi che durano anche anni, con la speranza di raggiungere la Libia e da lì imbarcarsi per l’Europa. Inevitabilmente, passando attraverso l’Italia”.
“Il 2 novembre prossimo, se nessuno si opporrà l’intesa fra l’Italia e Libia per impedire questi flussi migratori sarà tacitamente rinnovata. Le tante realtà che fanno parte della Tenda della Pace di Messina si oppongono fermamente. Abbiamo già firmato l’appello dell’Assemblea Permanente “Diritto di migrare, diritto di restare””.
“Adesso scendiamo in piazza per chiedere che non vengano rinnovati gli accordi che Minniti e Gentiloni hanno stipulato con la Libia. Tali accordi – avviati nel 2007 e perfezionati nel 2017 con un “Memorandum di intesa” italo-libico tacitamente rinnovato ancora nel 2019 – prevedono modalità che violano qualunque principio di etica e di giustizia”.
”Manifestiamo perché il nostro Paese non sia, ancora una volta, complice di stragi, torture, stupri e violenze di ogni genere. Vi aspettiamo domenica 2 ottobre a Piazza Cairoli dalle 16: 00 alle 18.00. Inizieremo con una breve introduzione sulle ragioni della manifestazione, a seguire la “Marcia dei nuovi Desaparecidos” cammineremo in cerchio con le foto dei desaparecidos del Meditarraneo per far uscire dall’ombra questa strage taciuta. In ultimo continueremo con la lettura di piccole parti del Memorandum e daremo spazio all’intervento dei presenti. Questa e molte altre saranno le nostre iniziative di opposizione costante a leggi disumane e resistenza alla deriva razzista e alla sistematica violazione dei diritti umani”.