10 Ottobre 2022 Politica e Sindacato

ELEZIONI REGIONALI. LUIGI GENOVESE E’ FUORI. IL TERZO SEGGIO VA AL CONSIGLIERE COMUNALE ALESSANDRO DE LEO

È arrivato oggi l'esito del procedimento ordinario, avviato d'ufficio, che ha decretato il terzo seggio per la lista “De Luca sindaco di Sicilia” segnando l'ingresso al Parlamento siciliano del consigliere comunale Alessandro De Leo.

“Sud chiama Nord” aveva presentato osservazioni sulle sezioni nelle quali erano state riscontrate delle anomalie nei dati comunicati dai comuni alla prefettura. A seguire l'iter l'avv. Gaetano Majolino che spiega: «Oggi si è svolta l'ultima riunione dell'ufficio centrale circoscrizionale che ha determinato i voti di lista definitivi delle liste provinciali dopo aver esaminato i verbali di tutte le sezioni. Al termine dei lavori sono stati riscontrati 65.684 voti alla lista “De Luca sindaco di Sicilia” che le consentono di determinare 2 quozienti interi ed un resto di 14.340 voti utili ad assegnare il settimo seggio degli otto della provincia di Messina».

Da giorni a seguire l'iter il presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo.

«Siamo stati sempre fiduciosi - spiega Lombardo - dell'esito conseguito oggi perché avevamo già verificato tutti i dati riportati nelle copie dei verbali che abbiamo richiesto a tutti i 108 comuni della provincia. Dovevamo aspettare solo ufficialità da parte dell'ufficio competente. Ufficialità arrivata oggi che premia ancora una volta il lavoro svolto in questa competizione elettorale».

Soddisfazione ed emozione per Alessandro De Leo.

«Ringraziamo il seggio centrale - afferma De Leo - per il lavoro svolto, che ha permesso di rispettare la volontà degli elettori che vogliono essere rappresentanti da noi all'interno del parlamento. Questa è la vittoria di tutti i cittadini messinesi e della provincia. Sono orgoglioso di poter rappresentare all’Ars la nostra gente e le istanze del territorio».

«Con l'assegnazione di questo seggio - afferma leader di “Sicilia Vera” e “Sud chiama Nord” Cateno De Luca - si chiude un'era politica che ha condizionato la città di Messina e alcune dinamiche regionali e nazionali. Così come avevo preannunciato a giugno 2018 appena appreso l'esito della mia vittoria a sindaco di Messina si è compiuto l'azzeramento della vecchia classe politica che ha fatto le proprie fortune scambiando le istituzioni per un bancomat politico. Ora possiamo affermare che Messina è stata definitivamente liberata».

DOPPIA BEFFA.

Una doppia beffa per il rampollo della famiglia Genovese: l’ottavo scranno scatta infatti a Giuseppe Laccoto, candidato nelle liste della Lega e votato da 4.790 elettori. Ma la lista Prima l’Italia prende complessivamente 30 voti in più di quella degli autonomisti. E, dunque, si aggiudica l’ambito ottavo scranno all’Ars, sebbene Genovese si stato votato da oltre quattromila elettori in più rispetto a Laccoto.

Non è escluso che Genovese faccia ricorso, ma al momento ad essere proclamato sarà il deputato leghista già presidente della commissione Sanità all’Ars durante il governo Crocetta. Ironia della sorte, nella passata legislatura anche Laccoto, allora candidato nelle liste del Pd, era rimasto fuori dall’Ars, mentre ad insediarsi a Sala d’Ercole era stato l’ex candidato sindaco di Pd e 5 Stelle a Messina Franco De Domenico. Al termine di un lungo percorso giudiziario, Laccoto ha infine visto riconosciuto il suo seggio e De Domenico è decaduto dalla carica. Adesso la nuova legislatura si apre con l’insediamento del leghista. Ma una nuova battaglia a suon di ricorsi è già dietro l’angolo.