14 Ottobre 2022 Giudiziaria

ANCHE LO SBANCAMENTO NEL CANTIERE DI FONDO SACCA’ SOTTO I RIFLETTORI DEGLI INVESTIGATORI

"L'attività di osservazione svolta dalla PG e le intercettazioni hanno documentato anche l'esistenza di rapporti commerciali tra Daniele Mancuso e la Fondazione di Comunità Messina - ONLUS per lo svolgimento di attività di sbancamento e sistemazione del parco in località Fondo Saccà a Maregrosso". E' quanto scritto nell'ordinanza di misura cautelare dal gip Monica Marino dell'operazione della Guardia di Finanza sul traffico illecito di rifiuti speciali, che ripercorre gli accertamenti degli uomini della guardia di finanza sugli scarichi di materiale prelevato nei vari cantieri in cui sono ingaggiati i Mancuso.

"In particolare, dagli accertamenti eseguiti, è emerso che il 2 luglio 2019 sono stati effettuati 13 scarichi di materiale prelevato presso il cantiere indicato. Dalle intercettazioni si evince che i Mancuso sono stati ingaggiati per togliere dal sito terra e residui di una precedente attività di demolizione di baracche. Lavori di sbancamento e sistemazione parco commissionati dall'ing, Luigi Polimeni a Daniele Mancuso, al quale raccomanda perchè si esegua il lavoro prima di venerdì in quanto è previsto un sopralluogo da parte di una equipe di architetti di Roma e non vuole ci siano mezzi in loco. Polimeni - è scritto sempre nell'ordinanza - chiede un incontro all'indagato per discutere sulle modalità di emissione della fattura".

La mattina del 28 giugno 2019 Daniele Mancuso dà disposizioni al figlio Andrea per iniziare i lavori presso le baracche del Fondo Saccà, definite convenzionalmente "case di paglia" ("dovranno essere rimossi dieci camion di terra").

Nelle conclusioni il gip Marino sottolinea come "Daniele Mancuso ha gestito, senza titoli legittimanti, rifiuti provenienti da attività edile, disfacendosene nell'area di Gravitelli, adibita a discarica abusiva e a tal fine si è avvalso della collaborazione degli autisti Antonino Marino e Giuseppe Cucinotta, impiegati continuativamente nelle operazioni abusive. Come consta dalle conversazioni captate e dalle immagini riportate, alle operazioni de quibus hanno partecipato Giuseppe Mancuso e Andrea Mancuso, il quale ha provveduto al livellamento. In ordine all'entità dei rifiuti, la Pg ha effettuato una valutazione complessiva, ritenendola conseguentemente e correttamente ingente (in particolare 149mc sono riferibili alla Fondazione, i restanti 40 alla Amato costruzioni). I committenti delle opere - continua il gip - nelle rispettive qualità, hanno concorso materialmente, quali produttori dei rifiuti conferiti, alla consumazione degli illeciti ed in particolare Luigi Polimeni (responsabile dei lavori, che ha tenuto contatti costanti con Daniele Mancuso), Gaetano Giunta (legale rappresentante della Fondazione di Comunità di Messina) e Salvatore Amato (legale rappresentante della Amato Costruzioni soc. Coop.). Sotto il profilo dell'elemento soggettivo - scrive sempre il gip - con riferimento alla posizione dell'Amato gli elementi a carico sono i seguenti: i rifiuti sono stati conferiti a imprese non abilitate a trasportarli (la Sofia non era abilitata a trasportare quelli altrui e la ditta di Daniele Mancuso non poteva trasportare alcun rifiuto); mancata disponibilità dei Fir. Quanto a Polimeni vi sono tanto elementi a carico quanto a discarico. Sicuramente a carico è il conferimento di rifiuti a imprese non abilitate a trasportarli ed il contenuto della fattura emessa alla Fondazione dalla Sofia, che non menziona i costi dello smaltimento dei rifiuti, ma solo il movimento terra e la sistemazione del parco. Ancora i formulari prodotti indicano un trasportatore, Daniele Mancuso, diverso dall'emittente la fattura, cioè la Fondazione (cioè la Sofia). A discarico - continua il gip - vi è la circostanza che il Polimeni abbia discusso con il Mancuso dei formulari ben prima dell'accesso della Finanza, cioè il 03-07-19, dopo aver avuto la comunicazione dal Mancuso della 'missione compiuta' (espressione che può intendersi riferita tanto all'avvenuta conclusione della pulizia de terreno, quanto all'avvenuto smaltimento del rifiuto). Peraltro il Polimeni ha chiesto ai Mancuso, dopo l'accesso della Finanza avvenuto 20 giorni dopo, a quale discarica fossero stati conferiti i rifiuti, come se fosse convinto che ad una discarica autorizzata fossero stati portati. Il che si presta a una duplice lettura. Il comportamento potrebbe essere stato improntato a mera superficialità e colpa, per aver scelto una società abilitata oppure potrebbe leggersi come indifferenza circa le modalità dello smaltimento (che è abusivo) pur di conseguire il duplice vantaggio del risparmio di spesa e della celerità dei lavori (il che dimostrerebbe la sussistenza del dolo eventuale comprensivo, per le motivazioni sopra esposte del dolo specifico). Non aiutano i dialoghi con il Mancuso - aggiunge il giudice Marino - successivi rispetto all'intervento della Finanza. A differenza di altri indagati che hanno mostrato preoccupazioni, convenendo di recarsi di presenza dal Mancuso, il Polimeni non adotta particolari cautele nel parlare e si limita a chiedere la consegna dei formulari prima del pagamento della fattura". "Nel dubbio non può allo stato sostenersi, con la qualificata probabilità chiesta in questa sede, la ricorrenza del dolo in capo al Polimeni, la cui posizione è certamente ambigua". "Le conclusioni sul Polimeni - scrive infine il giudice delle indagini preliminari - non possono che riverberare i propri effetti su quella del Giunta, rappresentante della Fondazione - di cui Polimeni era dipendente. Quanto all'Amato, ben più compromessa è la sua posizione sul piano soggettivo, non avendo costui chiesto i formulari a distanza di 2 anni dall'ultimazione dei lavori e non ravvisandosi alcun elemento a discarico. Anticipandosi le conclusioni in ordine alle esigenze cautelari, è difficile sostenerne però l'attualità, nonostante la gravità indiziaria, considerato che i fatti si sono esauriti in un solo giorno nel 2017".

Questo l'elenco dei nomi di tutti i 40 indagati:

Giovanni Alberti, 13-10-1971

Salvatore Giuseppe Alberti, 23-04-1965

Salvatore Amato, 18-02-1977

Amedeo Branca, 23-04-1959

Letterio Caronella, 18-03-1947

Giuseppe Cucinotta, 26-06-1961

Rosario De Domenico, 09-12-1952

Domenico De Luca, 21-01-1966

Cosma Fiumara, 24-06-1950

Francesco Fiumara, 11-01-1981

Antonio Frasson, 16-11-1961

Felice Giunta, 28-03-1974

Gaetano Giunta, 03-03-1960

Roberto Giunta, 31-10-1986

Giuseppe Iudicone, 11-07-1974

Mario Lombardo, 04-01-1955

Giuseppe Lupò, 13-01-1949

Antonio Maita, 10-04-1962

Andrea Mancuso, 12-09-2000

Daniele Mancuso, 06-01-1966

Giuseppe Mancuso, 22-02-1987

Fabio Mangano, 17-03-1978

Giuseppe Mangano, 27-07-1971

Antonino Mangraviti, 25-03-1940

Giacomo (detto Claudio) Mangraviti, 24-12-1964

Massimo Mangraviti, 28-06-1969

Sarah Mangraviti, 24-09-1971

Antonino Marino, 07-11-1959

Letterio Mondo, 04-06-1962

Santino Fortunato Pagano, 23-04-1936

Luigi Polimeni, 14-05-1974

Giuseppe Puliafito, 14-01-1985

Antonino Romeo, 11-11-1956

Rosaria Anna Siracusano, 03-04-1960

Antonino Triscari, 21-07-1965

Barbara Urso, 15-10-1981

Filippo Vinciullo, 12-11-1979

Vincenzo Vinciullo, 01-01-1941

SOFIA.IT Soc. Coop. Sociale onlus - Gravitelli

CO.M.MAM srl - Larderia