Consiglio comunale, respinto anche il ricorso di Alessandro Russo
Dopo quello di Mariapaola Campisi, anche il ricorso elettorale di Alessandro Russo è stato respinto dal Tar. Il candidato al consiglio comunale del Pd, primo dei non eletti, aveva deciso di rivolgersi al tribunale amministrativo per contestare l’elezione di Maurizio Croce (al quale un posto in consiglio comunale è riservato in quanto primo sconfitto nella corsa a sindaco vinta poi da Federico Basile) e dell’esponente di Fratelli d’Italia Pasquale Currò, sostenendo che la sua mancata elezione sarebbe dipesa dall’erronea assegnazione di seggi, in quanto l’ufficio elettorale ha preliminarmente detratto il seggio per il “miglior perdente” dall’intero plafond dei dodici seggi destinati alle minoranze e non successivamente alle operazioni di riparto dei seggi tra le due coalizioni di minoranza, come invece avrebbe dovuto. Il ricorso di Russo, patrocinato da Armando Hyerace e Antonio Saitta, è stato respinto dai giudici amministrativi, che “si tratta di questione già affrontata dalla giurisprudenza siciliana recente nel senso avversato dal ricorrente”: secondo il Tar, “la determinazione del numero dei posti spettanti a ciascuna lista di minoranza, lungi dall’avere una priorità logica e cronologica sulla riserva di seggio, è invece inequivocabilmente condizionata dalla preliminare detrazione del relativo seggio, che riverbera quindi le proprie conseguenze sulla dote di ciascuna lista”, e che “l’interpretazione che il testo normativo impone di privilegiare è anche conforme all’obiettivo perseguito dal legislatore ossia “quello di riconoscere l’onore delle armi al (migliore) perdente”, fine che “sarebbe frustrato se si decurtasse il seggio attribuito solo da quelli delle liste allo stesso collegate.”