3 Febbraio 2023 Giudiziaria

Gotha 8, 34 pesanti condanne per la mafia barcellonese

Decisi vent'anni di carcere per Carmelo Vito Foti, Mariano Foti e Giacomo Maurizio Sottile.


Sono quasi 400 anni di carcere per la mafia barcellonese
quelli decisi questo pomeriggio dal gup Simona Finocchiaro per la maxi operazione antimafia che nei primi mesi del 2022 portò all’arresto di oltre 86 persone. Gli arrestati furono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico mafioso, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, incendio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le pene decise oggi vanno dai 20 anni ai 2 anni.

Su 39 giudizi abbreviati si tratta di 33 condanne e 6 assoluzioni per posizioni marginali.


La sentenza:

2 anni (pena sospesa) per Enrico Albergo, Stefano Bartuccio e Davide Canevari; 8 anni e mezzo per Andrea Alesci; 6 anni e 10 mesi ad Antonino Santo e Alesci Lo Presti; 9 anni a Jordan Brunini; 9 anni e 2 mesi a Salvatore Gatto, Giovanni Imbesi, Gianluca Campo, Enrico Mara e Raoul Milici; 5 anni e 4 mesi ad Angela Chiofalo; 7 anni a Bartolo Costantino; 13 anni e 4 mesi ad Antonino Crea; 1 anno e 10 mesi a Roberto De Luca; 4 anni ad Angelo Tindaro De Pasquale; 3 anni e 4 mesi a Felice De Pasquale, 10 anni e 10 mesi ad Antonino Falcone; 20 anni a Mariano Foti, Carmelo Vito Foti e Maurizio Giacomo Sottile; 6 anni e 8 mesi Roberto Merlino, Francesco Salvatore Foti, Giusy Giardina, Salvatore Antonino Triolo, Steven Meo; 2 anni a Carmelo Imbesi, Maurizio La Spada, Rosario Daniele Mantineo, 12 anni e 2 mesi Antonino Mazzeo; Agostino Milone; 5 anni a Giampiero Munafò, 9 anni e 4 mesi a Filippo Torre.

Assolti Pietro Guerriera, Natale Morasca, Filippo Iannello, Maurizio Iannello, Carmine Di Natale, Salvatore Torre. Non doversi procedere e liberazione immediata per Carmelo Imbesi, al quale viene restituito il negozio di frutta.

Riconosciuto il risarcimento alle associazioni anti racket.