10 Marzo 2023 Giudiziaria

Fiumi di cocaina dalla Calabria a Messina, 13 condanne

Si è concluso con 13 condanne  per un totale di 143 anni di carcere il processo scaturito dall’operazione antidroga “Broken” su un  traffico di droga che dalla Calabria arrivava a Messina. La sentenza è del gup Tiziana Leanza che ha disposto condanne che vanno dai venti anni ai quattro anni di reclusione per il gruppo che ha scelto il giudizio con il rito abbreviato.  Accolta la richiesta dell’accusa che con i pubblici ministeri Liliana Todaro e Antonella Fradà aveva chiesto 13 condanne.

Il verdetto

La condanna più alta, 20 anni in continuazione con un’altra sentenza, è stata disposta per Giuseppe Mazzeo, 51 anni di Messina. Inoltre sono stati condannati i messinesi Giuseppe Castorino a 18 anni e 4 mesi, Graziano Castorino 17 anni e 8 mesi, Maurizio Savoca 17 anni e 8 mesi, Rosario Abate 10 anni e 8 mesi, Carmelo Barile 11 anni e 2 mesi e Paolo Nirta, originario di San Luca, a 15 anni. Il gup ha disposto per   Cettina Mazzeo 4 anni e 6 mesi, Maria Minutoli 9 anni e 2 mesi. Nel processo erano imputati anche quattro vibonesi: Francesco Nesci di Sorianello è stato condannato a 4 anni e 6 mesi; Gregorio Tassone di Serra San Bruno a 5 anni; Francesco Leandro anche lui di Serra San Bruno a 5 anni e Gregorio Lucio Vaianella di Stefanaconi 5 anni e 24 mila euro di multa. Disposte anche alcune assoluzioni parziali. In particolare per Vaianella, difeso dall’avvocato Michelangelo Miceli, è caduta l’accusa di associazione finalizzata al narcotraffico.

L’operazione “Broken”

Al centro dell’operazione Broken, un gruppo che avrebbe monopolizzato l’approvvigionamento di cocaina a Messina, che poi veniva spacciata al dettaglio sia in città che a Tortorici. A fornire la sostanza stupefacente, secondo l’accusa, un’esponente della famiglia Nirta, ai vertici della ‘ndrangheta calabrese. Il blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina era scattato a luglio 2022 con 16 arresti. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno documentato diversi viaggi della droga, carichi di cocaina che, tramite corrieri, passavano lo Stretto per arrivare sulla piazza messinese per essere spacciata.