Barcellona, la droga arriva in carcere dentro la pasta al forno
Un vassoio di pasta al forno diretto ad un detenuto della Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto conteneva ovuli di sostanza stupefacente. La scoperta è avvenuta martedì scorso (anche se la notizia, pubblicata oggi da Gazzetta del Sud, è filtrata solo adesso) durante i controlli allo scanner metal detector (apparecchiatura simile a quella del controllo bagagli) che è stato riattivato da qualche settimana dopo un periodo di fermo per un guasto. Sarebbe stato uno degli agenti in servizio al controllo ad accorgersi, attraverso il monitor, che all'interno della vaschetta di alluminio c’erano “ovetti” sparsi, distribuiti sul fondo. I successivi controlli si sono rivelati fondamentali in quanto hanno permesso di stabilire che si trattava di ben 14 ovuli confezionati con fogli di alluminio, che contenevano sostanza stupefacente di diversa tipologia. Sarebbe stato accertato - scrive Leonardo Orlando nell'articolo - che ognuno di questi ovuli conteneva cocaina, hascisc, e persino pasticche di cui ancora non si conosce la composizione. Si presume infatti possa trattarsi di sostanza stupefacente sintetica. L'unico dato certo acquisito fino ad adesso è l’identità della persona incaricata di consegnare alla portineria del carcere. Il vassoio poi era diretto ad un detenuto del V Reparto della Casa circondariale, dove in prevalenza sono internati detenuti barcellonesi in attesa di giudizio.