19 Marzo 2023 Giudiziaria

Desaparecidos: interrogato il Governo sulla mancata estradizione di Carlos Luis Malatto, residente nel resort di Portorosa (Messina)

“Quali iniziative si intende intraprendere per ottemperare le richieste di detenzione più volte formulate dall'Autorità giudiziaria argentina”.

L’onorevole Fabio Porta (in foto), deputato del Pd eletto in Sud America, e l’Onorevole Lia Quartapelle Procopio, hanno presentato nelle scorse settimane una interrogazione in Commissione esteri rivolta al Ministro della giustizia, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e al Ministro dell'interno sul caso della mancata estradizione di Carlos Luis Malatto, tenente colonnello argentino della RIM22 accusato e ricercato a livello internazionale per crimini di lesa umanità commessi durante gli della dittatura argentina (1976-1983).

Malatto è residente da anni nel resort di Portorosa, a Furnari in provincia di Messina, dove arrivò da San Juan perché ricercato dalla giustizia argentina. Portorosa è un complesso turistico caratterizzato da ville, immerse nel verde, che si affacciano su canali navigabili.

Si tratta di questioni legate alla terribile vicenda dei desaparecidos, con la sparizione forzata di oppositori dell’allora regime argentino. Un fenomeno che è stato riconosciuto come crimine contro l'umanità dall'articolo 7 dello Statuto di Roma del 17 luglio 1998 per la costituzione del Tribunale penale internazionale e dalla risoluzione delle Nazioni Unite numero 47/133 del 18 dicembre 1992”, hanno affermato i due parlamentari.

Ormai il tribunale di San Juan, nel 2019, ha emesso un terzo mandato di cattura internazionale contro questo ex ufficiale argentino per 5 distinti casi di omicidio - hanno ricordato i due Deputati -. E pertanto abbiamo chiesto al Governo quali iniziative intenda intraprendere al fine di dare ottemperanza alle richieste di detenzione più volte formulate dall'Autorità giudiziaria argentina”.

Quartapelle e Porta si sono dunque auspicati “una pronta sollecitudine del Governo affinché sia fatta giustizia”.

CHI E' MALATTO.

Carlos Luis Malatto è un colonnello argentino accusato di crimini orrendi contro l'umanità per la "guerra sporca" in cui sono spariti nel nulla in Argentina circa 30mila desaparecidos. Oggi vive tranquillo in una villa esclusiva di Portorosa in Sicilia, dove è attraccato anche il suo yacht.

"Sono stati anni molto duri, abbiamo perso tanti di noi. Spero non capiti più a nessuno in futuro. La figura del desaparecido è la cosa più crudele che hanno inventato i sistemi repressivi". E' quanto ha detto l'ingegner Victor Carvajal, docente dell'università di San Juan, dopo essere stato sentito come persona informata dei fatti dagli inquirenti della Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul tenente colonnello Carlos Malatto. L'ex ufficiale argentino, che vive a Portorosa, in provincia di Messina, è accusato di omicidio per la morte di otto persone nell'ambito del Piano Condor, la repressione delle giunte militari del Sudamerica contro gli oppositori politici compiuta alla fine degli anni '70. "Mio fratello Alberto è stato ucciso in carcere - spiega Carvajal - Le ferite che aveva non corrispondevano con la versione data dai militari. Hanno detto che si era impiccato con un maglione alle sbarre della cella, ma in realtà è stato torturato e poi soffocato. Il suo decesso è stato causato da una emorragia interna". "Sognavamo il Maggio francese, Che Guevara, la libertà di Cuba - ricorda Carvajal - Alberto era segretario del partito comunista a San Juan, studiava all'università, e venne arrestato. Senza una ragione qualunque. Quando andammo a chiedere informazioni, insieme con altri amici, siamo stati presi anche noi". Davanti ai pm Carvajal ha ricordato quanto accaduto nell'agosto del '77. "Malatto entrò nella cella quando uccisero mio fratello, l'ho visto con i miei occhi. Ricordo che lo incontrai anche nel corridoio del carcere. C'era molto trambusto dopo la morte di Alberto. Perché l'arresto di mio fratello di Alberto era stato registrato e questo aveva creato un problema per i militari. Perché gli oppositori dovevano sparire e basta". Mentre era sotto processo in Argentina, Malatto, che aveva doppia cittadinanza, si è rifugiato in Sicilia. "L'Italia è l'unico paese che sta collaborando con noi nella difesa dei diritti umani. Speriamo si possa fare giustizia". Il segretario di Stato per i diritti umani dell'Argentina, Horacio Pietragalla Corti, nei mesi scorsi ha depositato una denuncia in cui si chiede ai magistrati italiani di indagare su trenta casi di persone morte o sparite a San Juan, tra il 1976 e 1977.