16 Maggio 2023 Giudiziaria

Familiari e Ass. vittime di mafia e terrorismo ”sbigottiti” per la Colosimo alla Comm. Antimafia

di Jamil El Sadi - “Sbigottiti” e “increduli”. Si definiscono così familiari e associazioni delle vittime innocenti della mafia e del terrorismo che hanno firmato una lettera a commento dell’elezione a presidente della nuova Commissione parlamentare antimafia dell’On. Chiara Colosimo (in foto). Tra i firmatari ci sono Salvatore Borsellino (fratello del magistrato Paolo Borsellino, assassinato da Cosa nostra, e presidente dell'Associazione “Le Agende Rosse”), Paolo Bolognesi (presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna), Manlio Milani (presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia), Federico Sinicato (presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana), Stefano Mormile (fratello dell’educatore carcerario Umberto Mormile, assassinato dalla ‘Ndrangheta, e presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della Falange Armata), Nunzia Agostino (sorella dell’agente di Polizia Nino Agostino, assassinato da Cosa Nostra), Paola Caccia (figlia del magistrato Bruno Caccia, assassinato dalla ‘Ndrangheta), Pasquale Campagna (fratello della diciassettenne Graziella Campagna, assassinata da Cosa Nostra), Giovanni Impastato (fratello di Peppino Impastato, ucciso da Cosa Nostra), Angela Gentile Manca (madre del medico Attilio Manca, anche lui assassinato da Cosa Nostra).

Il sentimento di amarezza dei firmatari è dovuto ai rapporti conclamati e pubblici che la deputata di Fratelli d’Italia ha con il terrorista dell’eversione di destra Luigi Ciavardini (come già denunciato da Report). Quest’ultimo, “esponente - assieme ad altri criminali come Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro - del gruppo eversivo neofascista dei NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari), è stato condannato definitivamente per l’omicidio del poliziotto Francesco Evangelista e del magistrato Mario Amato (che aveva preso in mano le indagini del collega Vittorio Occorsio – assassinato dal terrorista neofascista Pierluigi Concutelli – sui legami tra destra eversiva, P2 e apparati dello Stato) e ovviamente per la strage della stazione di Bologna, dove morirono 85 persone”, ricorda la lettera. Inoltre, sempre grazie a Report, “sono emersi i legami tra Ciavardini, Fioravanti e Mambro e alcune associazioni che, da anni, stanno chiedendo a gran voce l’abolizione del 41-bis e dell’ergastolo ostativo per i reati di mafia e terrorismo”.

Ma la lettera non finisce qui e ricorda quanto affermato pochi giorni fa dal presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi, sui processi abbiano accertato i “plurimi depistaggi a favore dei NAR e delle altre formazioni criminali neofasciste, commessi da uomini dei servizi segreti infedeli alla Costituzione repubblicana e da apparati delle istituzioni”. A questo si devono aggiungere “le circostanze emerse dalle indagini svolte negli ultimi anni da diverse procure italiane, che hanno provato i legami esistenti tra criminalità mafiosa (soprattutto siciliana e calabrese) ed esponenti della destra eversiva (proprio come Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, ma anche come Paolo Bellini, altro condannato - in primo grado - per la strage di Bologna), e tra questi e soggetti infedeli delle istituzioni”.

I firmatari, infine, si chiedono “come sia anche solo lontanamente immaginabile pensare di eleggere a Presidente della Commissione antimafia una persona con tali frequentazioni, posto che due degli argomenti che la futura Commissione si troverà necessariamente ad affrontare sono il coinvolgimento degli eversori neofascisti nella strategia stragista mafiosa degli anni ’92-’94 e il ruolo della Falange Armata in essa”. Domanda legittima, com’è legittimo chiedersi se sia accettabile scegliere, per un ruolo importante come la presidenza di una Commissione parlamentare bicamerale, “una persona che non si vergogna di avere rapporti con uno stragista che mai si è pentito?”. “È così che lo Stato onora le vittime delle stragi terroristico-mafiose e chiede fiducia ai loro familiari? - scrivono - Se questo sarà veramente il primo, nefasto, passo della neo Commissione (che ancora speriamo si riveli una notizia priva di fondamento), ci auguriamo che i componenti che avalleranno tale scelta avranno almeno la decenza di evitare di partecipare alle commemorazioni di quelle stragi”. Fonte: antimafiaduemila.com