16 Maggio 2023 Giudiziaria

IL PROCESSO A ROSARIO PIO CATTAFI, GIUDICI IN CAMERA DI CONSIGLIO. IN CASSAZIONE L’ULTIMO ATTO

E' durata circa due ore l'udienza in Cassazione (Prima Sezione penale, presidente Monica Boni) del processo per mafia nei confronti di Rosario Pio Cattafi, considerato il trait d'union fra mafia e istituzioni nella provincia di Messina.

I giudici sono già in camera di consiglio, la sentenza è prevista dopo le 18. Sia la PG che le parti civili hanno chiesto la conferma della condanna.

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"Il suo importante ruolo di cerniera fra Cosa Nostra e il potere legale".

L'udienza si sarebbe dovuta svolgere il 10 febbraio scorso ma il difensore di Cattafi, l'avv. Salvatore Silvestro, non aveva potuto raggiungere la capitale a causa della cancellazione per il maltempo di diversi voli in partenza dall'aeroporto Fontanarossa di Catania.

Cattafi fu arrestato il 24 luglio 2012 su richiesta della Dda di Messina con l'accusa di capo dell'organizzazione mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. Condannato a dodici anni di reclusione, per effetto della diminuzione del rito abbreviato, dal gup di Messina il 16 dicembre 2013, aveva ottenuto la riduzione della condanna a sette anni e l'esclusione dell'aggravante di capoclan dalla Corte di appello di Messina il 24 novembre 2015. L'1 marzo 2017 la Corte di Cassazione, quinta sezione penale, accogliendo il ricorso del difensore di Cattafi, l'avvocato Salvatore Silvestro, annullo' la sentenza con rinvio per nuovo giudizio alla Corte di appello di Reggio Calabria. La Corte reggina il 6 novembre 2021 confermo' la condanna di Cattafi con una motivazione che sottolineo' il suo importante ruolo di cerniera fra Cosa Nostra e il potere legale, rideterminando la pena in sei anni di reclusione. La sentenza venne impugnata dalla difesa di Cattafi. Nel corso dello stesso processo, denominato "Gotha 3", Rosario Cattafi e' stato condannato anche per calunnia, commessa ai danni dell'avvocato Fabio Repici e del collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano. Per la calunnia la sua condanna e' diventata irrevocabile gia' l'1 marzo 2017.