Area sbaraccata di Bisconte, Geraci: «Di nuovo rischio ambientale, le istituzioni intervengano subito»
«Ci risiamo, l’ampia area a monte del villaggio Bisconte sbaraccata nel 2005 e utilizzata negli ultimi anni dalla ditta appaltatrice dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Bisconte/Catarratti fino a Febbraio 2023, versa in totale stato di abbandono» A denunciarlo è il Vicepresidente della III Municipalità Alessandro Geraci che attraverso una nota, richiede al Presidente I.A.C.P. Giovanni Rovito ed al Sindaco della città di Messina Federico Basile di intervenire.
«L’ampia zona rasa al suolo nel 2005 a seguito dell’assegnazione degli alloggi popolari risulta lasciata al proprio destino e per anni è stata oggetto di conferimento rifiuti anche nocivi per l’uomo da parte di incivili -spiega il consigliere – Nonostante fosse stata posta sotto sequestro fino al 2020, ignoti hanno continuato a riempire quest’area di qualunque tipo di materiale, fino a quando grazie al supporto dell’ On. Antonio De Luca, attraverso un’indagine dell’arpa che ha accertato la pericolosità dei rifiuti presenti ed una diffida all’ente Regionale IACP, venne effettuata una bonifica completa e recinzione della stessa. Da allora parte dell’area in oggetto sita tra la Via Caltanissetta ed il Torrente Bisconte venne data in concessione alla ditta appaltatrice dei lavori per la messa in sicurezza del torrente Bisconte/Catarratti come area di cantiere e movimentazione mezzi».
«Ebbene a Febbraio 2023, completati i lavori, i terreni vennero formalmente consegnati agli enti preposti in uno stato di totale degrado -prosegue Geraci- Ad oggi sono presenti grosse quantità di materiali di risulta estratti dall’alveo torrentizio che hanno alzato notevolmente l’area rispetto al livello strada, inoltre le recinzioni sono quasi assenti e divelte in più punti, con libero accesso a malintenzionati che stanno iniziando nuovamente a conferire rifiuti di vario genere»
«La vegetazione cresce incontrollata con rischio incendi e la proliferazione di insetti e roditori, inoltre costringe i residenti a percorrere le vie al centro della strada per andare in chiesa o raggiungere le uniche attività commerciali -conclude- La misura è colma per gli abitanti del villaggio in particolare in via Udine in cui risiedono famiglie con disabilità gravi e gravissime, per cui nonostante abbia palesato in più riunione la situazione sia al Presidente dello I.A.C.P. Giovanni Rovito che al Sindaco della città di Messina Federico Basile, nulla è stato fatto, per cui oggi ho riscritto formalmente chiedendo un celere intervento di scerbatura della vegetazione , ripristino della recinzione di sicurezza che delimita la sede stradale e la bonifica del terreno al fine di riportare le normali condizioni di vivibilità e sicurezza per i residenti»