La malavita alza il tiro: Ennesima intimidazione a commerciante di via Palermo
Di Enrico Di Giacomo - Non si arresta la serie di atti intimidatori in via Palermo, iniziata alla vigilia di ferragosto e che ha riguardato anche il rione di Giostra. Questa volta ad essere preso di mira è stato il panificio Italpane. Poco prima dell’una di notte alcuni sconosciuti hanno dato fuoco alla serranda dell’attività commerciale. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme, evitando danni peggiori al panificio.
Sul posto sono intervenuti questa mattina gli agenti della scientifica per i primi rilievi.
L’ennesimo ‘avvertimento’ ad un negozio di uno dei quartieri più difficili della città, apre a scenari davvero inquietanti.
E’ evidentemente, a questo punto, che chi ha deciso di alzare il tiro, pretende ‘un’attenzione’ maggiore da chi opera nel commercio all’interno di quel quadrilatero maledetto che ha scritto le pagine più importanti e violente della mafia peloritana. Sono mutati gli equilibri interni alle ‘famiglie’ che controllano il territorio, sono episodi slegati commessi da ‘schegge impazzite’ slegate dai clan? Domande al momento senza risposte alle quali gli investigatori stanno cercando di dare una risposta attraverso una lettura complessiva che possa unire tutti i pezzi del puzzle.
Una serie inarrestabile di intimidazioni e rapine.
Il 13 agosto, in dodici ore, tra la via Palermo e il viale Giostra erano stati consumati un furto e due rapine ad opera di malviventi armati di coltello e con i volti travisati. Il "colpaccio" al bar pasticceria Saccà di viale Giostra, dove i malviventi portarono via 7.000 euro di fondocassa e oltre 10.000 euro di Gratta e Vinci per poi darsi alla fuga facendo perdere le tracce.
Nella giornata del 14 agosto, ad essere presa di mira furono una pasticceria all'altezza dell'Isolato 13 in via Palermo: qui un malvivente armato di coltello porto’ via l'incasso per poi fuggire nei vicoli limitrofi. Inoltre sul viale Giostra un malvivente armato di coltello si fece consegnare circa 700 euro contenuti nella cassa del Bar Pasticceria Micali per sparire forse atteso da un complice.
Infine due atti intimidatori, sempre in via Palermo, ai danni di un ortofruutta e di un fioraio. Nelle loro saracinesche sono stati esplosi colpi di fucile caricato a pallettoni e colpi di pistola.
Questo è il cuore, ferito. E' quello che ha messo il fioraio dopo la vile intimidazione della settimana scorsa.