30 Settembre 2023 Politica e Sindacato

Ecco cosa prevede: La Proposta di Legge per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola

"È istituito, d’intesa con le regioni Sicilia e Calabria ai sensi dell’articolo 2, comma 7 della legge 6 dicembre 1991, n.394 il parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola, che comprende il tratto di mare tra le due coste delle stretto di Messina e i territori a bassa quota comprensivi dei centri abitati di Gazzirri, Torre Faro-Mortelle; Acqualadrone, Casa Bianca, Cannitello; Scilla, Favazzina e Bagnara.

In una delle sale di Montecitorio la deputazione di Europa Verde ha illustrato ieri a la proposta di legge per il Parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola.

La proposta di legge per l’istituzione del Parco Nazionale mira a conservare e proteggere l’area dello Stretto di Messina e della Costa Viola, "garantendo che la sua ricchezza naturale, ecologica, storica e culturale sia preservata e valorizzata per le generazioni presenti e future".

“Questa iniziativa è importante, soprattutto per la sua finalità di tutelare un’area di grande valore storico, culturale e ambientale, con significative ripercussioni economiche per il territorio. Ci troviamo di fronte a un governo di destra-centro ostaggio dell’irresponsabilità del Ministro Salvini. Nonostante le evidenti difficoltà di finanza pubblica emergenti dalla NaDEF e dalle parole del Ministro Giorgetti, si ambisce a realizzare un’opera senza un progetto esecutivo ben definito. In nessun altro Paese d’Europa sarebbe possibile stanziare fondi per un progetto la cui fattibilità è ancora incerta. Ci troviamo in un’area altamente sismica e stiamo affrontando un progetto senza precedenti nel mondo, qualcosa che non è stata realizzata nemmeno in Giappone. Persino all’interno della maggioranza, alcuni esprimono imbarazzo per le posizioni di Salvini riguardo a questa spesa. In un momento in cui il paese affronta una manovra finanziaria restrittiva, con tagli a sanità e scuola, Salvini sembra aver perso il contatto con le priorità reali del nostro paese. Salvini appare immerso nel suo mondo virtuale, ossessionato dai like sui social media, perdendo il contatto con la realtà concreta: a Scopello mancano i depuratori, e per viaggiare da Siracusa a Trapani ci vogliono 11 ore, nonostante si tratti di due siti archeologici di importanza mondiale. Questo evidenzia una totale  assenza di visione”.

Queste le parole di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS, durante la conferenza stampa per la presentazione della PdL di Alleanza Verdi e Sinistra per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola alla Camera dei Deputati.

“Il progetto del ponte, – ha proseguito, –  è concepito in modo tale che le grandi navi non potranno passare sotto, a causa di un’altezza limitata a 65 metri dalla superficie del mare. In questo contesto, decine di navi, specialmente quelle da crociera, con un’altezza superiore, saranno costrette a circumnavigare la Sicilia. La nostra opposizione a questa proposta non è un capriccio ecologista, ma un atto di responsabilità. In un momento di crisi economica, con un debito in aumento e infrastrutture arretrate, l’impegno di Salvini nel ponte sullo Stretto è un dispendio inopportuno di risorse pubbliche. Il nostro gruppo parlamentare chiederà anche alle altre forze politiche di opposizione di valutare la possibilità di sottoscrivere questa PdL: non è una questione di conservazione, ma di priorità e responsabilità. Non concederemo nemmeno un millimetro a Salvini. Dobbiamo difendere il nostro paese, amato e rispettato, e non permettere che interessi personali e politici prevengano sul benessere collettivo,” ha concluso Bonelli.

“La Proposta di Legge per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola nasce dall’esigenza di fornire alle popolazioni di quest’area un’alternativa a quella che sembra ormai una proposta-destino che incombe sullo Stretto di Messina e su tutta la zona da moltissimi decenni e che, negli ultimi tempi, ha ripreso vigore - ha proseguito Gerardo Pontecorvo, co-portavoce di Europa Verde Città Metropolitana di Reggio Calabria ed ex-dirigente della Guardia Forestale. La nostra proposta si basa sulla Legge quadro delle aree protette a cui l’area che abbiamo individuato risponde in pieno. Si tratta di un’area che comprende due regioni, – la Calabria e la Sicilia, – ricchissima in biodiversità e in cui sono presenti beni archeologici di grande valore, nonché strutture storiche, come fortificazioni. Insomma, abbiamo preso atto del passato, della volontà della popolazione e delle norme vigenti e ne è venuta fuori la Proposta di Legge per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola”.

“La presentazione della proposta di legge sull’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola è un’iniziativa che mira a preservare e proteggere uno dei contesti culturali e paesaggistici più straordinari del nostro Paese” ha detto la deputata di AVS Francesca Ghirra, intervenuta nel corso della conferenza stampa sulla presentazione della pdl sull’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola, che ha proseguito:

“Lo scenario di cui stiamo parlando è caratterizzato da una straordinaria ricchezza culturale e da paesaggi unici nel loro genere. In queste aree, inoltre, troviamo una biodiversità incredibile, che rappresenta un patrimonio inestimabile per il nostro pianeta, con flussi migratori che attraversano questi territori. È importante sottolineare che, in un momento in cui in Parlamento è stata avanzata la scellerata idea di realizzare un ponte sullo Stretto di Messina, noi ribadiamo con forza che questa non è solo una follia dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista economico. Ci sorprende che, nonostante l’importanza di queste aree e la presenza di vincoli e riconoscimenti già esistenti, non sia ancora stato istituito un Parco Nazionale per la loro tutela. La proposta di legge che presentiamo oggi è un passo fondamentale per garantire la salvaguardia di questi territori straordinari. Come gruppo Alleanza Verdi Sinistra ci batteremo con determinazione affinché questa proposta venga approvata e per scongiurare lo scempio che il governo sembra voler compiere”, ha concluso.

Ma cosa prevede la proposta di legge?

VEDIAMO NEL DETTAGLIO COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE DEI DEPUTATI BONELLI, ZANELLA, FRATOIANNI, EVI, GHIRRA, BORRELLI, GRIMALDI, ZARATTI, DORI, PICCOLOTTI, MARI.

Lo Stretto di Messina e i territori gravitanti intorno a esso sono il cuore del Mediterraneo in cui, nel corso dei millenni, si sono stratificati ecosistemi, leggende, eventi storici  che dal mondo antico fino ad oggi lo caratterizzano come un unicum straordinario nel panorama  mondiale. Non è privo di significato che nell’antichità alcuni collocassero l’ubicazione delle colonne  d’Ercole proprio nello Stretto di Messina. Narrano gli storico della Magna Grecia che fra il 496 e il 476  a.C., Anassila, tiranno di Reggio Calabria, riuscì nell’intenti di dare un unico governo alle due città di  Messina e Reggio creando in tal modo la prima Città dello Stretto, in grado di esercitare il controllo  assoluto dei traffici in quel tratto di mare. Non c’è dubbio che la fondazione dell’antica colonia  calcidese di Zancle (e quella successiva di Reghion), fosse motivata dalla posizione strategica dello  Stretto, lungo le rotte che collegavano lo Ionio con il Tirreno e più in generale l’Egeo e il bacino  orientale del Mediterraneo con quello occidentale. Da un punto di vista strettamente storico lo Stretto  per la sua posizione geografica ha assunto un ruolo cruciale nelle migrazioni dei popoli, nei traffici  commerciali, negli scambi culturali, oltre a rivestire un aspetto strategico per le varie dominazioni che si  sono succedute nel corso della storia. Con la nascita dello Stato Italiano, unificato sotto la  bandiera savoiarda tra il 1859 e il 1870, uno degli obiettivi primari fu la costituzione di un sistema  fortificato a difesa di questo importante braccio di mare contro le minacce esterne. Sotto il regno di  Umberto I (1878-1900) iniziò una ridefinizione delle difese nazionali in punti ben precisi del territorio e  tra le due sponde dello Stretto furono ubicati ben 22 forti, che ancora oggi rappresentano la più  articolata e ben conservata rete di fortificazioni di questo tipo al Mondo. Oggi l’Area presenta caratteri  di altissimo valore per la ricchezza e la varietà paesaggistica, culturale, storica, archeologica, mitologica, con una moltitudine di ambiti strettamente interconnessi in cui le acque interne e marine (lo Stretto, le  fiumare, i laghi di Ganzirri) si uniscono ai paesaggi terrestri (gli spazi naturali collinari, le coltivazioni  tipiche, gli insediamenti urbani). L’Area che comprende lo Stretto di Messina e la Costa Viola può  pertanto essere considerata un’unità di paesaggio, parte di un più vasto contesto paesaggistico che ha  nel massiccio dell’Aspromonte e dei monti Peloritani le colonne portanti, e che comprende anche  l’Etna e le Isole Eolie. Siamo alla presenza di valori scenici eccezionali. Gli ambiti urbanizzati che  permettono una lettura del territorio e della sua evoluzione nel tempo, confermano la complementarietà  tra le due coste calabresi e siciliane e anche questo paesaggio in parte antropizzato per storia e attività  (pesca, agricoltura, artigianato) risulta fortemente identitario. L’area riveste poi un’elevata importanza  dal punto di vista ecologico ed ambientale, ospitando habitat marini e terrestri ricchi di biodiversità ed  essendo un corridoio ecologico per molte specie faunistiche del mare e per l’avifauna, come testimonia  la rete di zone afferenti alla Rete europea Natura 2000, come individuata ai sensi della direttiva  92/43/CEE “Habitat” e della Direttiva 2009/147/CEE “Uccelli”. Le varietà di ambienti  particolarmente rilevante dal punto di vista ecosistemico, con presenza di specie di interesse  conservazionistico comunitario e biogeografico, hanno portato alla individuazione di varie zone di  protezione. La ZPS (Zona di Protezione Speciale) codice ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci,  Antennamare e area marina dello Stretto di Messina, un’area di notevole interesse paesaggistico e naturalistico di 28.000 ettari che riveste un’importanza strategica nell’economia dei flussi migratori dell’avifauna che  si sposta nel bacino del Mediterraneo. In particolare la zona di Antennamare e lo Stretto di Messina,  insieme allo Stretto di Gibilterra ed al Bosforo, rappresentano i tre corridoi in cui nel Mediterraneo si  concentrano i flussi migratori, soprattutto nel periodo primaverile. Nell’ambito della ZPS Monti  Peloritani e Stretto di Messina rientra la Riserva naturale orientata Laguna di Capo Peloro istituita nel 2001  dalla regione siciliana su una superficie di 68,12 ettari. La Laguna è anche sito di importanza  internazionale, inserito nel Water Project dell’UNESCO del 1972, e sito di importanza nazionale riconosciuto dalla Società Botanica Italiana. La laguna è anche ZSC (Zona di conservazione Speciale) Codice ITA  A030008, denominata appunto Capo Peloro - Lago Ganzirri. All’interno della riserva naturale vivono più  di 400 specie acquatiche, di cui almeno dieci endemiche. Le zone costiere della ZPS sono caratterizzate  dalle spiagge e da un substrato chiamato Beach Rock (Roccia dello Stretto di Messina) che ospita  comunità di organismi acquatici del tutto originali e protetti a livello comunitario. Lo Stretto di Messina,  ricompreso nella ZPS, si trova lungo le principali direttrici del Mediterraneo, ed è attraversato da  numerose specie marine. Tra queste, certamente i più rilevanti, da un punto di vista economico ed  ambientale, sono i grandi pelagici, cioè il Tonno, l’Alalunga, la Palamita, l’Aguglia imperiale ed il  Pescespada. Da considerare poi come lo Stretto sia punto di passaggio obbligato per le migrazioni e gli  spostamenti dei Cetacei, probabilmente il più importante nel Mediterraneo in termini di diversità di  specie che vi transitano, tra cui sono da segnalare oltre a tutte le specie di delfini presenti in  Mediterraneo, le Balenottere e particolarmente i Capodogli che attraversano lo Stretto per andare a  riprodursi nell’area delle Isole Eolie. La ZPS codice IT9350300 - Costa Viola, di superficie pari a 37.000  ettari, è un’area costituita da un paesaggio collinare costiero formato da una costa alta e rocciosa  denominata Costa Viola, e da un’area sommitale caratterizzata da terrazzamenti marini con sabbie e  conglomerati, fondamentale per garantire la salvaguardia di habitat di particolare importanza per le  specie ornitologiche minacciate dal rischio di estinzione.  

Tra gli aspetti principali del sito si deve evidenziare che, unitamente alla ZPS ITA 030042 Monti  Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e area marina dello Stretto di Messina sul versante siciliano, l’area  costituisce via di comunicazione tra il bacino orientale e quello occidentale del Mediterraneo, definito  dai cetologi una Whale Gate (Porta delle Balene), ovvero un passaggio obbligato per le migrazioni e gli  spostamenti dei cetacei.  

La ZSC - Costa Viola e Monte S. Elia codice IT9350158 si estende lungo la fascia litoranea e si presenta  con una morfologia variabile, includendo tratti di spiaggia, rocce scoscese che digradano rapidamente  verso il mare, falesie verticali e tratti urbanizzati. Le piccole spiagge isolate e le grotte marine, incluse tra  le falesie, sono spesso raggiungibili solo con imbarcazioni. Lungo i tratti scoscesi sono presenti aree  interamente ricoperte da vegetazione ricca di endemismi e aree interessate dalle colture della vite che  con i suoi terrazzamenti definisce un paesaggio tipico e caratterizzante. La ZSC codice IT9350177 - 

Monte Scrisi è localizzata nella fascia collinare della Costa Viola ad un’altitudine compresa fra i 275 e 675  m s.l.m. E’ uno degli approdi in quota più importanti per la migrazione dell’avifauna sul versante  calabrese. Inoltre nell’area è presente la più articolata rete di fortificazioni erette in epoche diverse a  difesa dello Stretto. 

La ZSC codice IT9350173 - Fondali di Scilla, localizzata nel tratto di mare fronte stante il promontorio  del Comune di Scilla, risulta individuato tra la batimetria dei 5 e quella dei 50 m. per la presenza  dell’habitat 1120 praterie di Posidonia Posidonion oceanicae. Da studi recenti si evince che in quest’area  Posidonia oceanica è presente unicamente su roccia e frammista ad affioramenti rocciosi.  

Per la grande ricchezza del patrimonio paesaggistico, naturalistico ed ambientale l’area dello Stretto  dello Messina e la Costa Viola ha dunque tutte le peculiarità per essere sottoposta a specifiche norme di  tutela e conservazione e dunque con la presente proposta di legge si ritiene che l’area debba assumere la  veste giuridica di Parco Nazionale dello Stretto di Messina e della Costa Viola ai sensi della Legge  quadro sulle aree naturali protette 394/91, che stabilisce (art.2) come i parchi nazionali siano costituiti  da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche  parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche,  biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali,  educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le  generazioni presenti e future. 

L’articolo 1 (Istituzione) istituisce, d’intesa con le regioni Sicilia e Calabria ai sensi dell’articolo 2, comma  7 della legge 6 dicembre 1991, n.394 il parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola, demandando al  Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica la definizione del perimetro provvisorio, delle  norme di salvaguardia necessarie per garantire la conservazione dello stato dei luoghi e il comitato di  gestione

L’articolo 2 (Norme di salvaguardia) dispone come a decorrere dalla data di entrata in vigore delle norme  di salvaguardia, cessano di avere efficacia il decreto legge 31 marzo 2023, n.35 convertito dalla legge 26  maggio 2023, n.58 e ogni altro vincolo in contrasto con le finalità della presente legge. 

L’articolo 3 (Norma finanziaria) stabilisce che agli oneri derivanti dall'attuazione della legge si provvede a  carico della previsione di spesa della legge 6 dicembre 1991, n.394.

Articolo 1 

(Istituzione

  1. È istituito, d’intesa con le regioni Sicilia e Calabria ai sensi dell’articolo 2, comma 7 della legge 6  dicembre 1991, n.394 il parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola, che comprende il tratto di  mare tra le due coste delle stretto di Messina e i territori a bassa quota comprensivi dei centri abitati di  Gazzirri, Torre Faro-Mortelle; Acqualadrone, Casa Bianca, Cannitello; Scilla, Favazzina e Bagnara. 
  2. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, sulla base dell’allegato A della presente legge, con apposito Decreto  provvede alla delimitazione provvisoria del parco nazionale di cui al comma 1 e, sentiti le regioni e gli  enti locali interessati, adotta le misure di salvaguardia necessarie per garantire la conservazione dello  stato dei luoghi, tenendo altresì conto degli obiettivi di conservazione sito-specifici delle seguenti zone  classificate dalla rete europea Natura 2000, ai sensi della direttiva 92/43/CEE “Habitat” e della  Direttiva 2009/147/CEE “Uccelli”: 
  3. a) ZPS (Zona di Protezione Speciale) codice ITA030042 - Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci,  Antennamare e area marina dello Stretto di Messina; 
  4. b) ZSC (Zona di Conservazione Speciale) codice ITA A030008 - Capo Peloro - Lago Ganzirri; c) ZPS codice IT9350300 - Costa Viola; 
  5. d) ZSC codice IT9350158 - Costa Viola, Monte S. Elia; 
  6. e) ZSC codice IT9350177 – Monte Scrisi; 
  7. f) ZSC codice IT9350173 - Fondali di Sicilia. 
  8. La gestione provvisoria del parco, fino alla costituzione dell'ente parco previsto dalla legge 6  dicembre 1991, n. 394, è affidata ad un apposito comitato di gestione così come definito dal Decreto di  cui al comma 2. Articolo 2(Nome di salvaguardia
    1. A decorrere dalla data di entrata in vigore delle norme di salvaguardia di cui all'articolo 1, comma 2,  cessano di avere efficacia il decreto legge 31 marzo 2023, n.35 convertito dalla legge 26 maggio 2023,  n.58 e ogni altro vincolo in contrasto con le finalità della presente legge. Articolo 3(Norma finanziaria) 
      1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge si provvede a carico della previsione di spesa  della legge 6 dicembre 1991, n.394. Al parco nazionale delle Stretto e della Costa Viola si applicano le  disposizioni della citata legge 6 dicembre 1991, n. 394, in quanto compatibili.