5 Ottobre 2023 Politica e Sindacato

Sfratti, “a Messina bomba sociale”, secondo l’Unione inquilini

Sono 229 i provvedimenti di sfratto emanati nel 2022 a Messina con la cessazione del blocco sfratti introdotto in periodo pandemico e operativo sino a dicembre 2021, di cui il 91% per morosità, e inoltre si registrano 239 richieste di esecuzione (+334% rispetto all’anno precedente) e 80 sfratti eseguiti con la forza pubblica (+ 321%).

Lo spiega una allarmata nota dell’Unione Inquilini, secondo i quali “senza le adeguate contromisure (prima fra tutte il potenziamento dell’edilizia residenziale pubblica), sarebbe esplosa una vera e propria bomba sociale legata all’emergenza abitativa. I dati sugli sfratti nel 2022 diffusi in queste ore dalla nostra segreteria nazionale, infatti, sono più che allarmanti: oltre 30.000 esecuzioni con la forza pubblica (con un incremento rispetto al 2021 del 218%), quasi 100.000 richieste di esecuzione (+200%) e quasi 42.000 nuove sentenze (+10%). In Sicilia sono stai emessi 2.047 provvedimenti di sfratto (+11%), 7.084 richieste di esecuzione (+232%) e sono stati eseguiti con la forza pubblica 1.602 sfratti (+258%)”.

“Con l’irresponsabile cancellazione del Reddito di cittadinanza e con l’azzeramento in finanziaria del fondo contributo affitti e del fondo nazionale per il contrasto alla morosità incolpevole, la situazione si inasprirà pericolosamente innescando una catastrofe sociale. L’Unione Inquilini Messina organizzerà, come di consueto, iniziative pubbliche in vista della campagna internazionale “10 ottobre – sfratti zero”, per mettere al centro del dibattito politico locale e nazionale il tema ineludibile della casa. Urge pertanto una grande mobilitazione popolare e per questo facciamo appello alle forze sociali, sindacali e politiche per ottenere, intanto, il rifinanziamento dei fondi soppressi e il rilancio di una politica dell’abitare col recupero e l’assegnazione degli alloggi pubblici vuoti e un nuovo piano di edilizia residenziale pubblica che manca da decenni nel nostro Paese”, concludono.