8 Novembre 2023 Cronaca di Messina e Provincia

I NOMI – Interessi fino al 50%, tre messinesi indagati per usura ed estorsioni

Tre messinesi indagati per usura ed estorsioni. La Polizia di Stato - con il coordinamento della Procura - ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di tre cittadini messinesi, all’esito di un’indagine incentrata su condotte illecite di usura ed estorsioni in danno di piccoli imprenditori, dipendenti di esercizi commerciali e pensionati, tutti residenti in provincia. I tre messinesi arrestati sono Nunzio Venuti, già noto per fatti dello stesso tipo e noto col soprannome di “Brillantina”, soprannome che diede il battesimo ad una clamorosa retata anti usura della Polizia risalente a diversi anni fa, il 39enne Ignazio Prugno e il commerciante Luigi Mancuso.

Gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato l’attività investigativa su input di una delle vittime, la quale ha denunciato gravi minacce e vessazioni a fronte di un debito contratto con Nunzio Venuti, 59 anni, originario di Messina, già conosciuto alle forze dell’ordine poiché gravato da precedenti specifici. Nei suoi confronti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto un provvedimento restrittivo di massimo rigore, ovvero la custodia cautelare in carcere.

Lo sviluppo degli accertamenti investigativi ha dunque consentito di documentare, anche con presidi tecnici, ulteriori episodi di usura ed estorsioni nei confronti di altri soggetti che rappresentando le momentanee difficoltà economiche, hanno ricevuto denaro in contante e subito un trattamento usurario con applicazione di tassi di interessi fino al 50% mensile. In diverse occasioni, tra l’altro, è emerso il coinvolgimento di un sodale, Luigi Mancuso, uomo di fiducia del principale indagato, dedito alla riscossione dei crediti, nei cui confronti l’A.G. ha disposto la misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla p.g.

Una delle vittime, in particolare, ha denunciato di essersi rivolto anche al 39enne messinese Ignazio Prugno per ottenere denaro in prestito, totalizzando un importo di 15.000 euro, restituendo più del doppio del capitale prestato nell’arco di circa due settimane. Prugno è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

A firmare i provvedimenti cautelari è stato il giudice per le indagini preliminari Tiziana Leanza, che interrogherà i tre indagati a partire da venerdì prossimo. Accompagnati dai difensori, gli avvocati Salvatore Silvestro, Pietro Venuti e Antonello Scordo, potranno decidere se avvalersi della facoltà di non rispondere o difendersi dalle accuse, rendendo la propria versione dei fatti.