24 Gennaio 2024 Giudiziaria

L’ARRESTO DELL’ON. SAFINA, ECCO TUTTE LE ACCUSE ALL’IMPRENDITORE MESSINESE CHRISTIAN VALERIO

di Enrico Di Giacomo - Al centro dell’ultima indagine della procura di Trapani ci sono nomine pubbliche e l’appalto per la manutenzione dell’illuminazione pubblica. Sarebbe stato pilotato. Agli arresti domiciliari è finito il deputato regionale del Partito democratico, l’avvocato Dario Safina (foto), con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione.

Safina si è autosospeso dal gruppo parlamentare e dal partito.

Anche la nomina dei vertici di “Trapani servizi spa” sarebbe stata frutto di un accordo fra alcuni dirigenti della società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città.

Il divieto di dimora nei comuni di Trapani ed Erice è stato imposto ai direttori generale e amministrativo della “Trapani Servizi” Carlo Maria Baldassare Guarnotta e Giuseppe Ullo.

Dirigenti e collaboratori della società si sarebbero messi d’accordo per turbare i due concorsi del 2020 e 2021 per scegliere il direttore generale. Tra i requisiti richiesti ne sarebbero stati inseriti alcuni affinché venisse selezionato l’amministratore unico uscente e cioè Guarnotta. Una volta nominato avrebbero adottato atti contrari ai doveri d’ufficio per la scelta di un collaboratore esterno e direttore tecnico della stessa società.

Sono quindi sei in totale gli indagati, a vario titolo, dalla Procura diretta da Gabriele Paci per le ipotesi di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio.

I nomi degli indagati sono: Carlo Guarnotta, Rosario Bellofiore, Giuseppe Ullo, Dario Safina, Christian Valerio e la City Green Light, con sede a Vicenza.

Le contestazioni all'ex assessore di Trapani Dario Safina.

Le indagini su Safina riguardano il periodo in cui è stato assessore ai Lavori pubblici del comune di Trapani. Si sarebbe accordato con un imprenditore di Messina, Christian Valerio (foto sotto), manager ed energy manager per la Sicilia di una importante società operante nel settore della pubblica illuminazione. Grazie all’intervento del politico sarebbe stata turbata la procedura di project financing per la manutenzione dell’impianto. A Valerio è stato imposto il divieto di esercitare impresa per un anno.

Safina avrebbe informato l’imprenditore sui tempi di pubblicazione, sui contenuti e sull’importo base del bando. In questa maniera l’imprenditore avrebbe sbaragliato la concorrenza. Un altro capitolo riguarda la presunta promessa dell’affidamento, sempre alla stessa impresa, “al di fuori di ogni procedura concorsuale ad evidenza pubblica”, dei lavori di rifacimento dell’illuminazione degli impianti sportivi “Campo Aula” e “Campo Coni”.

ECCO TUTTE LE ACCUSE A CHRISTIAN VALERIO.

LA MISURA CAUTELARE: "ELEVATA PERICOLOSITA DELL'INDAGATO".

Nei confronti dell'imprenditore messinese Christian Valerio, ingegnere, noto in città anche per la sua attività di arbitro di calcio a livello nazionale, direttore della “Business Unit Sud Italia” della “City Green Light”, è stata applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata di un anno "non essendo seriamente pronosticabile, in ragione dell'elevata pericolosità dimostrata dall'indagato, una cessazione più vicina nel tempo, del periodo di recidiva… in modo da precludere la reiterazione di reati della stessa specie di quelli per i quali si procede".

Nel provvedimento del GIP di Trapani si spiega che la misura cautelare decisa "consente di impedire a Christian Valerio l'esercizio spregiudicato delle mansioni di dirigente aziendale, svolte con il precipuo fine di assicurare a se stesso visibilità e benemerenze agli occhi dei vertici della City Green Light srl e di ottenere risultati economici favorevoli per le casse aziendali, tenuto conto del significativo valore di 16.442.405,00 della gara di finanza di progetto".

"LE COLLUSIONI ACCERTATE NELLA REDAZIONE DEL BANDO TRA SAFINA E VALERIO".

Durante le indagini sono state intercettate numerose telefonate tra Christian Valerio e Dario Safina. "Tali dialoghi documentano inequivocabilmente una familiarità ed una complicità tra i due interlocutori tali da indurre l'assessore comunale a ritenersi autorizzato a rivolgere richieste irrituali e prive di qualsivoglia procedura amministrativa alla citata società e al rappresentante dell'azienda privata di rispondere sullo stesso piano chiedendo illecite anticipazioni e segrete informazioni sullo stato del bando di gara, ad evidenza pubblica, per l'aggiudicazione della concessione per l'effettuazione dei lavori previsti dal piano di 'finanza di progetto'".

Le luminarie Natalizie...

La prima conversazione di interesse per gli investigatori veniva captata il 12 dicembre 2020 tra Safina e un uomo in cui si discuteva delle difficoltà a poter abbellire l'albero di Natale in una piazza di Trapani.

Durante la discussione veniva fuori il nome della società City Green Light come sponsor. Ecco il passaggio della conversazione evidenziato nell'ordinanza cautelare. Dario Safina: "Minchia, ventimila euro ci ha dato City Green Light pero non lo diciamo... omissis ... Nel senso, no, no non lo diciamo è agli atti, siccome non è previsto..." ('in quanto si trattava di una procedura non prevista').

In un altro momento della conversazione registrata dai carabinieri, e riportata nell'ordinanza, Safina sosteneva di essere riuscito a far aumentare l'importo fornito dalla City Green Light da 10.000 a 20.000, 'con tanto di risata sarcastica'. Safina: "Solamente quest'anno io sono riuscito a convincerli a portarlo da dieci a ventimila euro...".

"Emergeva  - è scritto nella misura cautelare del gip di Trapani - come la City Green Light, si sia posta come parte attiva, per il tramite dei suoi dipendenti localmente distaccati, nel fornire al Comune di Trapani, su sollecitazioni dell'ex assessore Safina, servizi a titolo gratuito, finalizzati evidentemente ad ottenere un tornaconto e segnatamente un canale privilegiato di acquisizione di notizie di riservate attinenti l'imminente procedura concorsuale e una via privilegiata di pressioni funzionali ad ottenere l'aggiudicazione del progetto di finanza".

"I rapporti tra Dario Safina e Christian Valerio erano connotati da confidenza e familiarità al limite della complicità", scrive il gip di Trapani Samuele Corso che riporta una conversazione tra i due in cui Safina faceva riferimento ad una non meglio specificata programmazione relativa al triennio 2021-2023 già approntata, ricevendo i complimenti di Valerio ("No, sei stato un grande...").

Un ulteriore passaggio ritenuto dagli investigatori di interesse è quello in cui l'assessore riferiva "che il bando (per la gara d'appalto relativa al Project) era in fase di approntamento da parte di un gruppo di avvocati, suoi colleghi e quindi persone di sua conoscenza".

Una conversazione 'di grande rilevanza investigativa' veniva captata il 9 febbraio 2021. Nella telefonata ("Dariuzzo... Ehi Christian mio...) Valerio chiedeva a Safina se il dipendente della City Green Light, Giacomo Basirico' gli avesse anticipato verbalmente qualcosa di non meglio indicato; dopo aver fornito risposta affermativa, Safina comunicava all'interlocutore che il giorno dopo avrebbe ottenuto un estratto del bando. Valerio a quel punto chiedeva la possibilità di avere alcune righe dell'avviso di gara. Safina rispondeva che gli avrebbe mandato una copia dell'estratto.

La richiesta di 4 telecamere...

"L'anomalo rapporto di connivenza tra Valerio e Safina - scrive il gip Corso - emergeva in un dialogo del 16 febbraio 2021, allorquando Safina chiedeva in maniera del tutto impudente, di poter avere quattro telecamere (del costo dichiarato di 800 euro cadauna) a titolo gratuito, da istallare su due fontane della città; Valerio, suo malgrado, accettava di dar seguito alla richiesta".

Safina: Allora io ho bisogno di te

Valerio: Dimmi, io sono a tua disposizione come sempre, anche la notte vedi...

Safina: no, no, no se fossi Belen la notte, ma siccome (risata sarcastica..)

Valerio: Allora Dariuccio

Safina: me li devi capitare quattro telecamere?

...

Safina: Che devi fare?

Valerio: Va bene...

Safina: fatto?

Valerio: va bene...

Il manager acconsente, e domanda se le vuole anche installate, ma che i tempi della fornitura potrebbero essere lunghi. «Allora aspetta mi sono venduto troppo presto», replica con una risatina sarcastica l’assessore.

"La conversazione disvelava, ancora una volta, l'anomalo legame insistente tra l'assessore Safina e il Valerio... il 23 febbraio 2021 Safina contattava Valerio per comunicargli di aver ricevuto le telecamere".

"Emblematica era, nel frangente - scrive il giudice per le indagini preliminari - l'affermazione del rappresentante della società privata che rivelava la sussistenza di un reciproco scambio di favori tra i due... infatti a fronte della ripetuta richiesta del pubblico amministratore di recapitargli alcune telecamere da destinare a un sistema di video sorveglianza, Valerio testualmente replicava: "A condizione che esce il bando entro il 30 marzo come mi hai promesso...". E Safina rispondeva: non ti preoccupare, quello pronti saremo...".

"Emergeva come la fornitura gratuita delle telecamere e la pubblicazione del bando di finanza di progetto si inseriscano in un rapporto sinallagmatico di natura evidentemente illecita, con un chiaro vantaggio per l'assessore Dario Safina per l'incremento della sua visibilità politica".

L'argomento Project non tardava ad essere affrontato qualche mese dopo. A maggio più volte Safina aggiornava Valerio sulle novità in merito.

"Ancora una volta  - scrive il gip - avevano luogo interlocuzioni tra un rappresentante della pubblica amministrazione appaltante e un soggetto inserito nei quadri direttivi di una società in procinto di partecipare ad una gara di appalto, le quali esulavano dal canale, normativamente previsto, consistente nella accettazione di modifiche progettuali da parte del promotore, solo a seguito della pubblicazione del bando e non ex ante". "La conversazione forniva inoltre elementi certi - aggiunge il gip - a sostegno della conclusione dell'esistenza di un rapporto di vicinanza e financo complicità tra l'assessore Safina e lo stesso Valerio, ricavabile dalle dichiarate concordi intenzioni di trascorrere un periodo di vacanza insieme sull'isola di Favignana con le rispettive famiglie e del ruolo svolto dai vertici della Green Light con le pressioni esercitate sul dirigente Christian Valerio affinché assicurasse il risultato finale della aggiudicazione del progetto".

Nella misura cautelare il gip di Trapani fa notare "un contorto sistema di favoritismi, il quale comportava richieste 'irrituali' da parte dell'assessore in cambio di anticipazioni relative alla data di uscita e al contenuto del bando per la gara d'appalto finalizzata all'ottenimento della concessione per l'effettuazione dei lavori previsti dal piano di 'finanza di progetto (e l'intenzione di estendere i lavori previsti dal piano anche al territorio del comune di Misiliscemi, ndr)'".

Richieste come un sistema di illuminazione per valorizzare un bassorilievo di pregevole fattura dentro una chiesa della città etc.

L'attivita di intercettazione tra Safina e Valerio consentivano - secondo l'accusa - "di accertare che la società pur di conseguire l'aggiudicazione del progetto, non abbia esitato, peraltro su richieste dell'assessore comunale, ad assicurare lavori ed opere non comprese ed esulanti dal contratto di manutenzione già oggetto di assegnazione alla società di Valerio".

La società City Green Light veniva puntualmente sollecitata da Safina ad eseguire ed assicurare dispositivi di illuminazione tra i più disparati non contemplati dall'accordo manutentivo, "nell'ottica di esaltare sul proscenio cittadino la figura dell'assessore stesso ed assicurargli una sempre maggiore visibilità". Tra gli altri vengono citati l'illuminazione del monumento all'esterno della chiesa Santa Maria del Gesù ("fai due foto che gli scrocco questa cosa a City Green Light") nonché la futura illuminazione di due impianti sportivi  comunali (Campo Aula e Campo Coni). Va detto che per l'illuminazione dei due campi non fu svolta alcuna prevendita indagine di mercato per determinare i costi e per individuare l'offerta più vantaggiosa. "Lavori che avrebbero sicuramente generato un ingente profitto pecuniario a favore della City Green Light e un corrispondente vantaggio in termini di visibilità polizia per l'ambizioso assessore".

"La City Green Light - scrive il gip - è apparsa quale strumento di immediata operatività per il Safina, da questi utilizzata ogni qualvolta gli occorreva il compimento di un'opera che gli assicurasse un tornaconto in termini di visibilità personale, condizione necessaria per coltivare le proprie ambizioni politiche".

"La società - scrive ancora il gip - per il tramite di Valerio, ben si prestava alle continue richieste dell'assessore in vista dell'obbiettivo ambito e cioè l'assegnazione del remunerativo appalto collegato al Project Financing". "I vertici aziendali erano pienamente consapevoli delle attività di pressione attuate da Valerio che in cambio di dritte ed illecite anticipazioni sul bando del progetto, forniva donazioni pecuniarie anche cospicue non apparendo credibile che ciò sia avvenuto - proprio in virtù dell'entità e della ripetitività di erogazioni finanziarie - all'insaputa dei superiori aziendali dell'indagato".

"A riprovare ancora una volta della vicinanza dei referenti della società City Green Light ad esponenti della dirigenza politico amministrativa del Comune di Trapani", c'è l'episodio della collocazione di più di 100 bandiere tricolore lungo la locale via Fardella.

Tra le numerose opere eseguite dalla City Green Light per il comune di Trapani vi erano quelli di ripristino del sistema di illuminazione nel passo 'Mura di Tramontana', scorcio paesaggistico di grande importanza turistica.

"Le continue attività collusive tra Valerio e Safina - scrive il gip Corso - sortivano seppur dopo qualche mese da queste ultime interlocuzioni, l'effetto sperato ed il conseguimento della finalità da essi presa di mira". Il 30 settembre 2022 il comune di Trapani aggiudicava la gara di finanza di progetto, avente valore di 16.442.405,00 al R.T.I. City Green Light srl e SIAT srl con la precisazione che i servizi erano estesi anche al comune di Misiliscemi.

"I rapporti privilegiati tra Safina e la società privata, anche dopo l'aggiudicazione della gara di finanza di progetto alla predetta società e dopo l'elezione di Safina quale deputato regionale, emergono dall'invito ricevuto da parte di Safina a partecipare quale relatore all'incontro organizzato dalla City Green Light in occasione dell'evento internazionale "Ecomondo" tenutosi a Rimini dall'8 novembre 2022 all'11 novembre 2022".

"Al contempo - scrive il gip - va sottolineato come Safina, anche dopo l'elezione a deputato siciliano - sia intervenuto nell'interesse della società privata con i funzionari comunali per sollecitare la rapida definizione del procedimento amministrativo per l'installazione delle colonnine di ricarica delle autovetture".

Tutte le vicende sintomatiche ‘della collusione tra Valerio e Safina’.

"La collusione tra l'assessore Safina e Valerio Christian emerge - è scritto nella misura cautelare - innanzitutto dalla rivelazione delle notizie segrete attinenti al contenuto del bando e ai tempi di pubblicazione dello stesso e all'estensione della fornitura del servizio al neoistituito comune di Misiliscemi. La collusione poi emerge dalla costante disponibili manifestata da Valerio per conto della City Green Light ad esaudire tutte le richieste irrituali provenienti dall'assessore Dario Safina, come emerge dalle vicende dalle vicende delle luminarie natalizie, della collocazione a titolo gratuito di quattro telecamere per la videosorveglianza di due fontane cittadine, dell'illuminazione del campo Coni e del campo Aula di Trapani, della fornitura gratuita dell'illuminazione di Piazza Catito e dell'illuminazione di un bassorilievo nella chiesa di Santa Maria di Gesù, dell'erogazione anche per il significativo importo di 50mila euro da parte della City Green Light srl in favore del comune di Trapani, della collocazione delle bandiere tricolore per il raduno provinciale dei Bersaglieri "Trapani città per la pace" e della nuova illuminazione nelle Mura di Tramontana di Trapani senza il preventivo nulla osta della Soprintendenza ai Beni culturali e Ambientali di Trapani".

Inoltre, "non possono trascurarsi i rapporti personali di convivialità intercorrenti tra Dario Safina e Valerio Christian, tanto che Safina ha invitato Valerio a trascorrere un periodo di vacanza insieme sull'isola di Favignana con le rispettive famiglie".

"Deve tenersi conto come sintomatiche della collusione delle vicende successive all'aggiudicazione della gara di finanza di progetto alla City Green Light: la partecipazione del neodeputato Dario Safina, quale relatore, all'incontro organizzato dalla City Green Light in occasione dell'evento internazionale Ecomondo; l'intervento di Safina nell'interesse della società privata con i funzionari comunali per sollecitare la rapida definizione del procedimento amministrativo inerente all'istallazione delle colonnine di ricarica delle autovetture; la disponibilità di Safina a promuovere con il sindaco di Trapani il progetto 'Reti Private' nell'interesse della CGL; l'intervento di Safina per il progetto di smart parking nell'interesse della CGL".

"Tutte le vicende sintomatiche della collusione tra Valerio e Safina - scrive infine il gip - sono strettamente correlate alla predisposizione e pubblicazione del bando di finanza di progetto e si inseriscono in un rapporto sinallagmatico di natura evidentemente illecita, con un chiaro vantaggio per l'assessore Safina per l'incremento della sua visibilità pubblica e politica.

La replica di Safina.

Safina affida la sua replica a una nota: “Mi è stato notificato un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. I fatti contestati dalla magistratura riguardano il periodo in cui ricoprivo il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Trapani. Due le accuse che gli inquirenti muovono nei miei confronti: corruzione e turbativa d’asta. Sono sereno e ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile”.

Chi è Dario Safina.

Dario Safina, 48 anni, è stato eletto all'Ars nelle file del Pd nel 2022 con 5412 voti di preferenza alle ultime elezioni regionali. Avvocato, esponente di spicco dei dem prima a Trapani e poi a Palermo, il deputato regionale, finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e turbativa d’asta, era assessore comunale ai Lavori pubblici nella prima giunta dell’attuale sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.

Tranchida lo ha voluto al suo fianco nominandolo assessore dopo la sua elezione nel 2019, mantenendolo poi come consulente quando Safina si dovette dimettere nel 2022 per la corsa all’Ars. Dario Safina, in quel caso, era espressione della lista Cambia-Menti.

La sua elezione all'Ars aveva visto anche il ricorso presentato dal sindaco di Salemi Domenico Venuti, pure del Pd. Venuti, aveva chiesto di accertare l'ineleggibilità alla carica di deputato all’Ars del compagno di partito, eletto alle elezioni regionali del 25 settembre 2022 con 143 voti in più. Il Tribunale civile di Palermo, in camera di consiglio, a gennaio scorso aveva rigettato il ricorso di Venuti. Il ricorrente era stato il primo dei non eletti e aveva affidato il ricorso alle motivazioni che Safina, era stato assessore e poi consulente del sindaco di Trapani e presidente del Circolo del tennis di Trapani.