7 Febbraio 2024 Attualità

ANTONIO D’AMATO E’ IL NUOVO PROCURATORE CAPO DI MESSINA. PREVALE PER UN VOTO (15 A 14) SU ROSA RAFFA

di Enrico Di Giacomo - Il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere Antonio D’AMATO è il nuovo procuratore capo di Messina.

Il plenum del Csm, riunito oggi pomeriggio in seduta plenaria a "Palazzo Bachelet", ha ritenuto il profilo del magistrato Antonio D’Amato (15 voti contro i 14 della collega Raffa, 1 astenuto) più idoneo a gestire l’ufficio inquirente peloritano rispetto a quello dell'attuale procuratore capo facente funzioni Rosa Raffa.

Per D’Amato hanno votato la presidente della Cassazione Margherita Cassano e i consiglieri Aimi, Bertolini, Bianchini, Carbone E., Cilenti, D’Ovidio, Eccher, Giuffré, Marchianò, Mazzola, Natoli, Nicotra, Paolini e Scaletta.

Per Raffa hanno votato i consiglieri Abenavoli, Basilico, Bisogni, Carbone M., Chiarelli, Cosentino, D’Auria, Fontana, Forziati, Laganà, Miele, Mirenda, Morello e Papa.

Una l’astensione, quella del procuratore generale Luigi Salvato.

La commissione per gli Incarichi direttivi a novembre si era clamorosamente divisa a metà tra i candidati Raffa e D'Amato, che oggi sono stati vagliati dal plenum.

Per la Raffa in commissione avevano votato i togati Andrea Mirenda (indipendente), Roberto D’Auria (Unicost) e Antonello Cosentino (Area). Per D’Amato, che è stato consigliere del Csm eletto con il gruppo di Magistratura indipendente, avevano votato i laici Daniela Bianchini (FdI) e Ernesto Carbone (Iv), e la togata di Mi Maria Luisa Mazzola.

Erano quindici in origine i magistrati in lizza per il posto di procuratore capo a Messina: Carlo Caponcello, oggi procuratore generale a Messina; Giuseppe Francesco Puleio, procuratore aggiunto a Catania; Antonio D’Amato; Rosa Raffa; Salvatore Maria Curcio, procuratore capo di Lamezia Terme; Giuseppe Verzera, oggi procuratore capo a Barcellona Pozzo di Gotto; Sebastiano Ardita, ex membro del Csm, procuratore aggiunto a Catania; Fabio D’Anna, oggi procuratore generale a Caltanissetta; Luca Tescaroli, procuratore aggiunto a Firenze; Marzia Sabella, procuratore aggiunto a Palermo; Vincenzo Capomolla, procuratore aggiunto a Catanzaro; Angelo Cavallo, procuratore capo di Patti; Vito Di Giorgio, procuratore aggiunto a Messina; Pierpaolo Bruni, procuratore capo a Paola; Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto a Reggio Calabria.

Antonio D’Amato è originario di Torre del Greco ed è stato PM a Palmi nel 1989, durante Tangentopoli ha fatto parte del pool napoletano, esponente della Magistratura indipendente. D’Amato ha avuto esperienze al mistero della Giustizia, al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e come pm anticamorra.

Da sempre esponente della corrente di Magistratura indipendente, ha avuto esperienze al mistero della Giustizia, al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e come pm anticamorra, prima di essere nominato procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere, dove coordina l’attività dei sostituti procuratori impegnati nelle indagini per fatti di criminalità di impresa sotto il duplice versante e della criminalità economica in senso stretto e di quella che comporta risparmi illeciti di spesa (tutta la materia della sicurezza sul lavoro); sezione misure di prevenzione.