22 Marzo 2024 Politica e Sindacato

FOTO E VIDEO – Elly Schlein e il no al progetto del Ponte: «E’ anacronistico, dannoso e sbagliato»

 

fotografie e video di Enrico Di Giacomo - 

La segretaria del Pd Elly Schlein è stata oggi a Messina per ribadire il no al progetto del Ponte sullo Stretto: «Siamo qui a Messina – ha detto – per ascoltare questa comunità e costruire insieme risposte e proposte più efficaci per rispondere ai bisogni dei cittadini».

«Voglio ringraziare tutte le persone che sono venute oggi, che hanno voluto partecipare per dire, insieme a noi, no al progetto sbagliato di questo Ponte che il ministro Salvini sta portando avanti, non curante del fatto che si tratti di un progetto anacronistico, dannoso e sbagliato. Lo abbiamo visto anche qualche giorno fa in Parlamento, quando è emerso con nettezza che persino la relazione che ha visto il contributo di un comitato scientifico ha chiarito che le prove del vento non sono state fatte, che non è stata fatta la adeguata zonizzazione per quanto riguarda i rischi sismici – aggiunge -. Ci domandiamo perché tutta questa fretta che sembra elettorale, che non ha a cuore il vero destino di questa comunità e di questo territorio».

“Come ha ricordato il segretario del Pd Sicilia Barbagallo – ha aggiunto Schlein – si è trattata di una aggiudicazione fatta per un valore cinque volte superiore al progetto originale, nonostante ci fosse stato un giudizio in cui lo Stato aveva vinto, quindi non c’era ragione di proseguire in questo modo. Noi continuiamo a pensare che in questa terra, in Sicilia, come in Calabria, serva innanzitutto un grande investimento per migliorare la mobilità, adesso. Non tra 15 o 20 anni con un progetto dannoso e anacronistico come questo».

La segretario del Pd ha poi chiamata in causa i presidenti delle regioni Sicilia e Calabria: «Non abbiamo sentito la voce dei presidenti di Sicilia e Calabria che antepongono l’interesse di parte a quello generale delle collettività che rappresentano. Lo dobbiamo dire con chiarezza, prima viene l’interesse della propria comunità».