I presunti casi di corruzione, Maurizio Croce resta ai domiciliari
No all’istanza di liberazione di Maurizio Croce, che resta ai domiciliari. Ha deciso così il Tribunale del Riesame per l’ex commissario al dissesto e l’ex consigliere comunale di Messina coinvolto nell’indagine su presunti casi di corruzione per i lavori affidati dalla struttura regionale.
Il collegio delle Libertà ha rigettato la richiesta del suo difensore, l’avvocato Fabrizio Biondo, che aveva chiesto una misura meno afflittiva dell’arresto, ritenuta comunque congrua per il suo assistito in relazione sia ai reati contestati che al profilo di Croce. All’udienza della scorsa settimana la Procura aveva depositato ulteriori atti di indagine, in particolare gli accertamenti più recenti a cominciare dagli interrogatori degli indagati effettuati subito dopo gli arresti, ed aveva insistito per il mantenimento dell‘ordinanza custodiale.