A Sigonella il quarto maxi-drone Triton di US Navy
Di Antonio Mazzeo - Sabato 7 settembre è giunto nella stazione aeronavale di Sigonella il quarto velivolo senza pilota MQ-4C “Triton” della Marina militare degli Stati Uniti d'America, a conferma del ruolo di "capitale mondiale dei droni" assunto dalla base siciliana.
Il velivolo USA era decollato dalla Florida e si aggiunge agli atri tre "Triton" che erano stati trasferiti sempre quest'anno a Sigonella (il 30 marzo, il 19 aprile ed il 18 luglio). Essi sono stati impiegati operativamente in missioni di intelligence e riconoscimento nel Mediterraneo centrale ed orientale (fino a Gaza e alle coste di Israele, Siria e Libano), in nord Africa (principalmente a largo delle coste libiche) e in est Europa (a supporto delle attività belliche ucraine contro la Russia).
Il drone MQ-4C “Triton” è un velivolo a lungo raggio a pilotaggio remoto, basato sulla piattaforma dell’RQ-4 Global Hawk, versione “Block 20”, prodotto dall’industria aerospaziale statunitense Nortrop Grumman. In particolare, rispetto alla versione “madre” entrata in funzione con l’US Air Force, il nuovo drone monta una struttura alare rinforzata per operare in condizioni meteorologiche avverse e resistere maggiormente alla grandine, all’impatto con i volatili, ai fulmini e al ghiaccio.
Lungo 14,5 metri e con un’apertura alare di 39,9, il “Triton” può operare entro un raggio di 2.000 miglia nautiche dalla base di decollo, a un’altitudine massima di 18.288 metri e una velocità di crociera di 575 km/h. Il velivolo gode di un’autonomia di volo tra le 24 e le 30 ore consecutive. Nel corso di una sola missione i sofisticati sensori di bordo dovrebbero rilevare, classificare e tracciare obiettivi marittimi operanti in profondità monitorando fino ad una superficie di quattro milioni di miglia nautiche.