Sciopero oggi dei mezzi pubblici: le informazioni utili per chi deve spostarsi con treni, bus e tram
Quella di oggi, lunedì 9 settembre, si annuncia una giornata difficile per chi si sposta utilizzando i mezzi pubblici per via dello sciopero nazionale di otto ore del trasporto pubblico locale. Bus, metro e tram sono a rischio con modalità che variano di città in città. L'agitazione arriva subito dopo quella dei ferrovieri di domenica 8 settembre che ha causato cancellazioni e ritardi sull'intera rete ferroviaria italiana.
Lo sciopero di oggi del trasporto pubblico è indetto dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Sono assicurate le fasce di garanzia, ma le modalità della protesta sono stabilite a livello territoriale, questo significa che gli orari variano di città in città.
Anche Atm Messina informa avvisano gli utenti che dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 20 è stato indetto lo sciopero nazionale del TPL. Pertanto, al servizio previsto, alcune corse potrebbero non essere garantite (clicca qui per leggere le corse soppresse). Per il trasporto ferroviario restano garantiti i servizi minimi nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21 (l'elenco dei treni garantiti).
I motivi dello sciopero di oggi 9 settembre 2024
La protesta, hanno spiegato i sindacati, arriva dopo lo sciopero di 4 ore dello scorso 18 luglio. Le sigle sindacali rivendicano il diritto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro e il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative sia salariali. "Serve un rinnovo contrattuale - ha sottolineato la Filt Cgil - che garantisca a lavoratori e lavoratrici necessari adeguamenti retributivi, normativi e migliori condizioni di qualità e sicurezza sul lavoro, come giusto riconoscimento delle professionalità messe quotidianamente al servizio di una collettività altrettanto esasperata da inefficienze e inadeguatezze di un sistema di trasporto pubblico locale, che sconta da tempo gli effetti di investimenti insufficienti rispetto alla domanda di mobilità e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale".