Pippo Laccoto ottiene la riconferma del seggio all’Ars
L’on. Giuseppe Laccoto ottiene la riconferma virtuale del seggio di deputato regionale. Infatti, dalle operazioni di verificazione disposte dal Consiglio di Giustizia Amministrativa a seguito del ricorso presentato da Luigi Genovese, candidato alle ultime elezioni regionali nella lista dei Popolari Autonomisti, emerge che i voti reclamati dall'on. Genovese non sono stati assegnati nella misura richiesta e necessaria al fine di scavalcare l'on. Laccoto. Dalla comparazione dei verbali con le tabelle di scrutinio nelle 33 sezioni i cui numeri erano stati contestati da Genovese, il candidato dell’Mpa ha infatti recuperato solo 25 voti.
Invece, l’avvio delle operazioni di verifica dei verbali indicati nel ricorso incidentale proposto dai legali dell’on. Laccoto, ha finora consentito al sindaco di Brolo di incrementare le proprie preferenze, aggiungendo 55 voti al computo complessivo. Le operazioni di verifica in Prefettura, aggiornate alla prossima settimana, proseguiranno solamente per stabilire la maggior entità di voti dell'on. Laccoto, in quanto il conteggio riguarderà solamente il suo ricorso incidentale. Quindi si può considerare definitivamente conclusa questa vicenda iniziata all’indomani delle elezioni regionali del 2022. “Per due anni sono rimasto in silenzio, senza dichiarazioni altisonanti sulla stampa. Ho seguito con estrema serenità questa vicenda perché ho sempre avuto fiducia e convinzione nell’assoluta regolarità dello svolgimento delle operazioni elettorali – ha dichiarato l’on. Laccoto. L’esito positivo della verifica, che sta ulteriormente confermando e accrescendo i miei voti, mi dà ulteriore forza e motivazione per continuare a lavorare con dedizione a servizio delle comunità del territorio”.
Il legale di Luigi Genovese, Marcello Scurria, interviene sulla verifica in corso in Prefettura: «Non è finita finché non è finita. Il procedimento di verifica disposto dal Consiglio di giustizia amministrativa, in corso presso la Prefettura di Messina, non si è ancora concluso». Secondo l’avvocato Scurria la partita è ancora aperta: «I dati, ancora parziali, dimostrano che nel corso delle operazioni elettorali, come rilevato con il ricorso, sono stati commessi gravi errori con sottrazione di un numero significativo di voti ad entrambi i candidati. È stato accertato, purtroppo e per l'ennesima volta, un inspiegabile disordine e molta superficialità nella compilazione dei documenti del procedimento elettorale. Soltanto a conclusione della verifica delle tabelle di scrutinio, sarà possibile valutare tutte le ulteriori azioni processuali consentite dalla legge».