Servizi sociali, Crocè a muso duro contro la gestione: esplode la polemica politica. Palmira Mancuso (Più Europa): “Ci auguriamo che Asquini risponda almeno alla sua sindacalista di fiducia”
La gestione dei servizi sociali nel mirino della Fiadel Cisal. Con una lettera firmata dalla segretaria Clara Crocè si chiede al presidente della Messina Social city la rotazione del capo area e dei coordinatori dei servizi del Sad e Sadh.
“I dipendenti continuano a segnalarci comportamenti da parte di alcune assistenti sociali che penalizzano non solo gli operatori, i quali sono sempre più demotivati, ma anche gli utenti – scrive la sindacalista - E’ inaccettabile che i servizi vengono organizzati in modo tale che gli operatori devono percorrere spesso senza mezzi oltre 70 km. E’ inaccettabile che i servizi non tengano conto del domicilio degli operatori. E’ inaccettabile che molti operatori ancorché OSA non abbiano ricevuto un minimo di istruzione da parte dei coordinatori di come svolgere il servizio. E’ inaccettabile che chi è stato messo al posto di comando dei servizi non abbia mai diffuso un mansionario né agli operatori, né agli utenti per mettere i paletti rispetto ai servizi che gli stessi operatori sono tenuti a dare all’utenza”.
Un attacco a tutto campo che arriva da un sindacato che non si è mai caratterizzato per ostilità nei confronti dell’amministrazione De Luca prima e Basile poi. Sotto la lente anche compiti che gli operatori non sono tenuti a svolgere compreso lavaggio di scale, di vetri, lampadari, somministrazione di farmaci ecc…
“E’ inaccettabile che non tutti gli operatori non abbiano stabilmente gli stessi utenti - continua la nota alla presidente della Partecipata - Dobbiamo constatare, purtroppo, con rammarico che i servizi sono organizzati come se ancora fossimo nel sistema cooperativistico senza alcun controllo in merito alla qualità e alla quantità dei servizi erogati. Tutto ciò premesso si chiede lo smembramento dell’area dei servizi Casa Serena, Fratelli, Tutti, SADH e SADA affidati ad una sola persona e al gruppo degli assistenti sociali. Si chiede che l’organizzazione dei servizi, dei turni sia affidata al personale amministrativo e che abbia come riferimento il Vice direttore del personale. Si chiede che gli assistenti sociali possano svolgere il loro lavoro cioè stare nel territorio per raccogliere e dare risposta ai bisogni degli utenti”.
Una richiesta che la Croce ha voluto condividere anche nella sua pagina facebook con un post in cui chiede a chi ha responsabilità della gestione dell’area dei servizi Casa Serena, Fratelli, Tutti, SADH e SADA di fare “immediatamente un passo indietro”.
“La pessima gestione del personale affidati ad una sola persona e al gruppo degli assistenti sociali ormai è sotto gli occhi di tutti”, scrive la segretaria della Fiadel Cisal.
Un post che ha scatenato anche la polemica politica. La coordinatrice regionale di Più Europa Palmira Mancuso ha ricordato che si tratta di contestazioni più volte mosse in passato nella sua qualità per le quali non sono mancate contrapposizioni con la stessa Crocè.
"Non sappiamo cosa abbia scatenato l'epifania della sindacalista Clara Crocè," esordisce con una nota Palmira Mancuso, "che è passata dall'essere tazza e cucchiaio con la presidente Valeria Asquini a scoprire, solo ora, quello che io denuncio da tempo. Anche la sindacalista ha finalmente capito”.
Mancuso fa riferimento anche al documento inviato il 25 settembre ai vertici di Messina Social City, in cui Crocè lamenta disservizi e mancanza di organizzazione che definisce “una tardiva ammissione di un fallimento che tutti conoscono".
"Il risveglio tardivo di Crocè, che oggi si scaglia contro la disorganizzazione e la mancanza di trasparenza nei servizi SADH e SAD della Messina Social City, ci lascia comunque molta amarezza - conclude Mancuso - perché è la dimostrazione di quanto l'appartenenza al partito di Cateno De Luca, finanziato anche da chi riceve incarichi fiduciari, ostacoli il normale confronto tra soggetti sociali e chi amministra. Adesso ci auguriamo che Valeria Asquini risponda almeno alla sua sindacalista di fiducia, nonchè compagna di partito".
Sulla vicenda anche il consigliere comunale Alessandro Russo che ha investito della questione anche l'assessore Alessandra Calafiore, chiedendo a sua volta chiarimenti sulla nota della Fiadel Cisal che "desta preoccupazione".
"Come più volte segnalato, infatti, numerose sono state nei mesi scorsi e continuano a esserlo anche in queste settimane le segnalazioni che pervengono al sottoscritto consigliere, relative a cambi di operatore improvvisi, a mancata conferma degli operatori nei confronti degli assistiti più stabili, a scadenze di contratto dopo breve tempo che sovente lasciano scoperti servizi di assistenza per persone fragili e anziane - scrive Russo, in corsa anche per la segreteria provinciale del Pd - La nota sindacale conferma, purtroppo, che le nostre reiterate segnalazioni su questo campo sono confermate ancora sul campo operativo e non erano quindi polemiche strumentali e politiche. I disservizi continuano (del resto, sono documentati quasi quotidianamente), gli operatori sono impiegati per fare diverse attività, spesso anche per attività di assistenza che non dovrebbero eseguire, i turni sono legati a rotazioni che sono spesso connessi a contratti di lavoro di breve durata che si manifestano, per gli utenti, con operatori che cambiano molto di frequente e, per i casi più fragili, ciò comporta disagio e sofferenza per i soggetti assisiti".
LA NOTA STAMPA DELL’AZIENDA MESSINA SOCIAL CITY.
“In merito agli articoli recentemente pubblicati sulla gestione dei servizi sociali di Messina Social City, e alle affermazioni rilasciate dalla segretaria della Fiadel Cisal, Clara Crocè, - si legge nella nota stampa della Messina Social City - riteniamo doveroso chiarire alcuni punti fondamentali. La polemica innescata non ha alcun legame diretto con la qualità dei servizi sociali garantiti dall'Azienda, ma riguarda le relazioni sindacali, e su questo l'Azienda risponderà nei modi e nei tempi dovuti. La strumentalizzazione politica di questa vicenda, portata avanti da alcune figure politiche, mira a trasformare una questione meramente sindacale in un dibattito pubblico più ampio, che nulla ha a che vedere con la gestione dei servizi stessi. In passato, l'Azienda ha già fornito risposte chiare e trasparenti non solo tramite la stampa, ma anche durante le sedute della Commissione Servizi Sociali e nelle interrogazioni dei consiglieri comunali. Tutti i fatti sono stati esposti con precisione, ribadendo che Messina Social City ha sempre operato con l’obiettivo di garantire servizi di qualità alle persone fragili e in condizioni di vulnerabilità e continuerà a lavorare in tal senso”, conclude la nota stampa della Messina Social City.