11 Maggio 2025 Giudiziaria

Molestie e abuso d’ufficio: il Csm radia il sostituto procuratore di Messina Giuseppe Adornato e il giudice D’Ambrosio

Di Saul Caia e Antonella Mascali - Due magistrati radiati dal Csm in poco meno di una settimana, sconfessano la tesi del centrodestra secondo cui i togati sono “intoccabili” e che canis canem non est. Il 10 aprile è stato radiato il sostituto procuratore di Messina, Giuseppe Adornato, accusato di “violenze e minacce pressoché quotidiane” all’ex moglie, con “continue umiliazioni e vessazioni psicologiche”, tra cui “ti rovinerò” e “ti ricoprirò di fango”, anche “al cospetto dei figli minori”, sia durante il periodo del “matrimonio, sia dopo la loro separazione ed il trasferimento”. I fatti contestati vanno dal 1997 al 2007, quando all’epoca Adornato, che presenterà ricorso, era sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Reggio Calabria. L’altra sentenza è del 23 aprile e riguarda il giudice civile del Tribunale di Salerno, Corrado D’Ambrosio. In questo caso, la sezione disciplinare del Csm lo ha giudicato responsabile di una lunghissima serie di illeciti deontologici, tanto da infliggergli la sanzione più alta possibile. Una sentenza arrivata a 15 anni dai fatti, che risalgono al 2010, con il processo disciplinare sospeso in attesa dell’esito di quello penale, in cui il giudice D’Ambrosio, assolto dalle accuse di corruzione, è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio, reato di recente abolito dalla legge Nordio, e poi prescritto in appello. Il giudice D’Ambrosio è stato accusato di aver elargito consulenze tecniche e nominato commercialisti amici, tra cui un parente della moglie, alla quale sono stati liquidate parcelle ritenute “esorbitanti”, che arrivavano a 230 mila euro. In attesa della sentenza, D’Ambrosio ha continuato a fare il magistrato, non rinunciando a intervenire in pubblico sui temi della giustizia, come nel 2022, quando in un’intervista sul Foglio si è schierato a favore dei referendum sulla separazione delle carriere, definendo il pm “un potere irresponsabile” e “pericoloso per la democrazia”.