12 Maggio 2025 Sport Cultura Spettacolo

Messina: Dottorato di Ricerca Honoris Causa in “Economics, Management and Statistics” a Santo Versace

L’Aula Magna dell’Università di Messina ha ospitato la Cerimonia di Conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa in “Economics, Management and Statistics” al dott. Santo Versace, imprenditore di spicco nell’industria della moda italiana e internazionale, il quale ha tenuto una Lectio Doctoralis sul tema “Dal Superfluo all’Essenziale. Riscoprire il lusso italiano come strumento di innovazione armonica e inclusione”.
La Laudatio è stata, invece, affidata al prof. Augusto D’Amico, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese. Presenti, insieme alla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, anche, il Direttore del Dipartimento di Economia, prof. Gustavo Barresi, il Coordinatore del Dottorato, prof. Fabrizio Cesaroni e il Direttore Generale, dott. Pietro Nuccio.
Inserito unanimemente nel pantheon dei più importanti manager operanti nel poliedrico ed effervescente universo della moda italiana, considerata tra le più importanti al mondo, l’imprenditore reggino, assieme al genio creativo del fratello Gianni, ha guidato la Maison Versace, affermandola come icona mondiale della moda “Made in Italy”. Per il marchio Gianni Versace (fondato nel 1978) ha ricoperto il ruolo chiave di Presidente Fondatore e ha contribuito ad espandere il brand in una vasta rosa di settori, tra cui abbigliamento, profumi, accessori e arredamento.  È Presidente Fondatore di Altagamma (Associazione delle Imprese Italiane di Alta Gamma), nata nel 1992 per riunire e promuovere a livello internazionale le aziende italiane d’eccellenza nel settore del lusso.
“Sono grata – ha detto la Rettrice – ai colleghi del Dottorato di Ricerca in Economics, Management and Statistics per aver voluto conferire al dott. Versace un riconoscimento meritatissimo per la grande capacità dimostrata in campo imprenditoriale con l’esportazione del made in Italy e per la grande leadership civile manifestata con l’impegno a favore dei più fragili. Ringrazio, inoltre, il dott. Versace per aver sempre ricordato con orgoglio il periodo di formazione vissuto all’Università di Messina, Ateneo che lo accoglierà sempre a braccia aperte”.
“Sono davvero molto felice di essere qui – ha commentato l’imprenditore – e non avrei mai pensato di vivere una emozione così intensa. Desidero ringraziare, innanzitutto, mia moglie ed anche la Rettrice, i docenti e i presenti per avermi concesso questo onore. Ricordo i miei anni in questa Università come un periodo straordinario in cui ho avuto l’opportunità di studiare e di pensare liberamente al mio domani. Desidero dire ai giovani che è giusto sognare, ma lo è altrettanto impegnarsi, con grinta e passione, per fare in modo che un sogno si possa realizzare. Non dovete mai mollare, è importante lottare sempre per i propri obiettivi ed anche per qualcosa di più. Questo è l’insegnamento più grande che ho ricevuto dalla mia famiglia e dall’intenso percorso vissuto insieme a mio fratello Gianni. Insieme, siamo riusciti a farci largo nel campo della moda, ad essere riconosciuti a livello internazionale e ad esportare il made in Italy, dando una nuova immagine al nostro Paese, oggi uno dei più amati al mondo. Abbiamo fatto tutto questo senza mai abbandonare le nostre radici, che hanno invece rappresentato un punto di forza fondamentale. Mi piace menzionare, oltre alla Maison Versace con cui ho vissuto un viaggio meraviglioso, anche l’Associazione Altagamma che vide la luce nel 1992. Nacque dalla visione di unire tutte le imprese di settore desiderose di lavorare insieme per portare sempre più in alto il made in Italy. Oggi, Altagamma e divenuta una Fondazione e riunisce 120 aziende che continuano a perseguire con successo lo stesso obiettivo. Raccontandovi tutto questo, non posso tralasciare altri due aspetti che hanno sempre accompagnato la mia vita e continuano ancora a farlo con rinnovato vigore: la dignità delle risorse umane e l’impegno sociale. Gli azionisti delle aziende, difatti, possono cambiare, ma coloro i quali formano realmente una impresa sono quelli che ci lavorano con qualità e attenzione per ciò che fanno. È l’operato di queste persone che ridefinisce il concetto di lusso;  non si tratta di semplice consumo superfluo e ostentativo di un oggetto, ma di eccellenza, cultura, storia, innovazione e cura amorevole per il lavoro. Per l’appunto, l’essenziale è ciò che serve davvero. Alla base di tutto c’è l’amore per quello che si fa, lo stesso che ha portato alla nascita della Fondazione Santo Versace nel 2021, grazie soprattutto a mia moglie che ha tradotto la visione etica d’impresa in azioni concrete a beneficio dei più fragili. Penso, ad esempio, ai Progetti ‘Abbracci in Libertà’, nato dall’esigenza di creare un ambiente accogliente all’interno del carcere di Bollate per tutelare il legame madre-figlio in condizioni di reclusione, e ‘Il Miracolo della vita’, realizzato nella baraccopoli di Kibera – a Nairobi – per creare un rifugio stabile in favore delle giovani madri senza fissa dimora”.