
Al Salone del Libro di Torino un laboratorio unico grazie alla Biblioteca Civica di Biella
Di Alessia Di Fiore - Al Salone del Libro di Torino si respira sempre un’aria speciale, ma oggi, grazie all’iniziativa della Biblioteca Civica di Biella, un laboratorio tipografico e di incisione ha trasformato la passione per i libri in un’esperienza concreta e memorabile. Guidati da Alfredo Ghidelli, maestro della Stamperia legatoria artistica "Sotto torchio", i partecipanti hanno avuto l’opportunità di realizzare un ex libris personale a partire da una tavola di erbario. Un’attività che ha unito arte, natura e tradizione tipografica, regalando a chi vi ha preso parte non solo un oggetto unico, ma anche un momento di autentico contatto con la materialità del libro. Ad assistere e supportare Ghidelli durante il laboratorio c’e’ Luca Cena, giovane e appassionato libraio, che abbiamo avuto modo di intervistare. Cena ci ha raccontato il suo percorso nel mondo dei libri, cominciato grazie all’influenza dei genitori e maturato in un amore profondo per l’antiquariato librario. «Oggi si parla tanto delle nuove uscite — ci dice — ma quasi nessuno dedica spazio ai libri antichi, alla loro storia, alla bellezza nascosta tra le loro pagine». Ed è proprio per questo che, da qualche anno, ha scelto di raccontare sui social la sua passione, portando alla luce piccoli grandi tesori dimenticati. Luca è anche il fondatore della libreria White Lands, un luogo che, ci confessa, è molto più di un negozio: è uno spazio dove si incontrano storie, oggetti, persone. Ci ha anche parlato del suo libro Il Biblionauta, un saggio sulla sua esperienza e sul mestiere di chi vive di libri: «È stato facile scriverlo, perché è il mio lavoro», sorride. Ma le novità non finiscono qui: sta lavorando a un romanzo, in qualche modo dedicato ai libri, un’opera che, ci anticipa, come sempre avrà qualcosa di sè, pubblicazione che ci anticipa arriverà in tempo per il prossimo salone. Sul legame con la Biblioteca Civica di Biella Luca ci dice che ha deciso di collaborare attivamente alle sue iniziative perché, «sono momenti importanti e formativi». Lo staff della biblioteca ci racconta con entusiasmo del suo coinvolgimento anche in attività di lettura in braille, dimostrando non solo passione, ma anche una grande attenzione e generosità. Il laboratorio di oggi ha lasciato un’impronta tangibile nei cuori e nelle mani dei partecipanti. Un’attività che unisce bellezza, manualità e cultura: un perfetto esempio di come il libro, nella sua forma più fisica e antica, possa ancora oggi raccontare storie nuove, anche su un piccolo ex libris da portare a casa.