31 Maggio 2025 Giudiziaria

Il caso di MessinaAperta un’inchiesta a Catania sulle cliniche Visodent: “Pagati interventi dentali mai effettuati”

Pagamenti per prestazioni sanitarie mai eseguite. È quanto denunciano vari cittadini e due associazioni di consumatori nei confronti delle cliniche Visodent in Sicilia. Così la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di truffa. Il fascicolo d’indagine è stato aperto dal procuratore aggiunto Fabio Scavonedopo che, negli esposti, i pazienti che si sono rivolti a una delle cliniche di Sicilia hanno denunciato di aver pagato per impianti e interventi dentali che non si sono mai svolti. Non solo: molti di loro avrebbero trovato chiuse le cliniche, nonostante avessero già pagato preventivamente per l’intervento.

“Segnalazioni provenienti da ogni parte dell’isola”, ha commentato il segretario Regionale di Codici Sicilia Manfredi Zammataro affermando come “decine di cittadini ci stanno contattando dopo essersi ritrovati all’improvviso senza cure, senza documentazione clinica, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della struttura e, cosa ancor più grave, con finanziamenti ancora attivi per prestazioni mai completate o nemmeno iniziate“.

Federconsumatori Sicilia afferma di aver assistito un paziente a Messina che dopo legittima richiesta di risarcimento e dopo il diniego ricevuto dall’azienda: “Ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancata adesione della società”. Oltre a ciò anche la circostanza secondo cui lo stesso paziente, fa sapere l’associazione, dopo essere stato “invitato a recarsi alla sede Visodent di Catania, per organizzare un piano di intervento per terminare lì le sue cure, iniziate a Messina” avrebbe trovato la “sede etnea della società” chiusa.

“È una situazione inaccettabile – ha dichiarato il presidente di Federconsumatori Sicilia Alfio La Rosa – soprattutto perché è un grande dèjà vu: con Visodent sta succedendo esattamente quello che è successo, a inizio decennio, con gli spagnoli di Dentix: studi che chiudono da un giorno all’altro e pazienti beffati”.