
Il giro di tangenti a MessinAmbiente, condanna ridotta in appello al contabile Inferrera
Si conclude con uno sconto di pena il processo d’appello per una delle vicende che riguardavano MessinAmbiente, la società che per diversi anni si è occupata della gestione dei rifiuti in città.
Il processo riguardava l’ex responsabile amministrativo contabile Antonino Inferrera, l’unico rimasto in questa vicenda su un presunto giro di tangenti che inizialmente aveva coinvolto imprenditori e un broker assicurativo. Per questi ultimi, cosi come in parte anche per Inferrera che è stato difeso dall’avvocato Giuseppe Carrabba, in primo grado era stata disposta la prescrizione dei reati. In appello dunque c’era solo Inferrera che è stato condannato a 3 anni. La corte d’appello, presieduta dalla giudice Catia Mangano, ha ridotto la pena a 4 anni e mezzo per peculato che era stata decisa in primo grado. Una pena che il sostituto pg Felice Lima aveva chiesto di confermare. Al centro del processo vicende scaturite da un’inchiesta del 2015. La procura avviò le indagini a seguito di un esposto dell’ex sindaco Renato Accorinti.