16 Giugno 2025 Politica e Sindacato

L’associazione “Invece del Ponte” diffida il Cipess

L’associazione “Invece del ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto” ha presentato una formale diffida al CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), contestando la procedura in atto per l’approvazione del progetto definitivo del ponte.

Secondo la diffida, il progetto non ha superato una Valutazione di Incidenza Ambientale di livello appropriato, come previsto dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea.

Pertanto, l’eventuale autorizzazione dovrebbe avvenire solo “in deroga”, una condizione ritenuta non praticabile alla luce delle seguenti criticità evidenziate:

-Alternative ignorate: esisterebbero soluzioni progettuali alternative, come un ponte a tre campate localizzato diversamente, ritenuto migliore sotto i profili tecnico, ambientale ed economico da un Gruppo di Lavoro tecnico nel 2021, ma ignorato dal proponente.
-Motivazioni IROPI infondate: gli "Imperativi Motivi di Preminente Interesse Pubblico" su cui si fonda il progetto sono basati su documenti non verificabili e presupposti non dimostrati. In particolare, viene smentita anche la presunta valenza militare dell'opera.
-Incremento irregolare dei costi: secondo l’associazione, i costi del ponte hanno già superato il +50% senza che sia stata indetta una nuova gara, contravvenendo così alla normativa europea sugli appalti. Il documento sottolinea inoltre che l’ultima valutazione della Commissione VIA-VAS è lacunosa e rimanda alla Commissione Europea la responsabilità di esprimersi sulle misure di compensazione ambientale proposte. Non sarà quindi sufficiente, per il Governo, “informare” Bruxelles: servirà un “previo parere vincolante”, come richiesto dalla normativa europea.

L’associazione “Invece del ponte” conclude chiedendo al CIPESS di esercitare le proprie responsabilità istituzionali, avvertendo che un’eventuale approvazione del progetto, nelle attuali condizioni, esporrebbe il Comitato a responsabilità legali presso le sedi competenti. Con questo quadro critico e articolato, la Commissione Ponte di domani si configura come un momento chiave per fare chiarezza sugli sviluppi del progetto e sui suoi reali effetti per il territorio e la popolazione locale. L’opera rimane al centro di un intenso confronto tra esigenze di sviluppo, tutela ambientale e legalità amministrativa.